Lo strano caso dell’insetto stecco

di A. Alfano, M. Alfano, G. Forni, L. Salsano

Introduzione al percorso

In questo percorso si propone di allevare e di far riprodurre insetti stecco. Si tratta di un insetto, che ha l'aspetto di un ramoscello, è poco mobile e di grandi dimensioni. Non vola, non scappa, non punge. È facile da reperire, da allevare e da osservare, perciò può essere un buon compagno di classe per un intero anno scolastico. È un vero mago del mimetismo non solo per l'aspetto, ma anche per il comportamento.

Rispetto agli organismi utilizzati negli altri percorsi di "Leggere l'ambiente" si presta a focalizzare l'attenzione sulla riproduzione sessuata (anfigonia e partenogenesi) e sulla capacità dei viventi di adattarsi all'ambiente, di analizzare i fattori biotici ed abiotici di un ambiente terrestre.

Gli insetti stecco presentano uno spiccato dimorfismo sessuale ed è facile assistere al loro accoppiamento - che può durare anche diverse ore - soprattutto se esemplari dei due sessi sono stati precedentemente separati per un po' di tempo.

Nell'insetto stecco la riproduzione è anfigonica, ma in assenza del maschio la femmina si riproduce per partenogenesi.

Questo strano caso di "ritorno" ad una particolare forma di riproduzione senza fecondazione dimostra la grande capacità di adattamento degli organismi.

Il confronto con altri insetti allevati in laboratorio – in particolare drosophile - consentirà di individuare diverse modalità di riproduzione: anfigonica/partenogenetica, che propone il binomio variabilità genetica/clone.

Sarà interessante confrontare anche diverse modalità di sviluppo:

diretto/indiretto - metamorfosi completa del moscerino della frutta e metamorfosi incompleta dell'insetto stecco - affinché i ragazzi vedano il gran numero di strategie che le diverse specie adottano nello sviluppo e nella riproduzione.

L'insetto stecco

Perché l'insetto stecco?
L'allevamento degli insetti stecco consente di esplorare fondamentali tematiche nell'ambito delle bioscienze: caratteristiche morfologiche degli esseri viventi, classificazione, mimetismo, adattamento all'ambiente, meccanismi evolutivi, etologia, autotomia, ciclo vitale, riproduzione anfigonica e partenogenetica, metamorfosi incompleta.

Vantaggi

  • Facilità di osservazione e di manipolazione: è un insetto poco mobile, di grandi dimensioni, non vola, non scappa, non punge …
  • Progenie numerosa
  • Semplicità di allevamento (si nutre di foglie di rose e di rovo, facilmente reperibili)
  • Basso costo dei materiali necessari per la sperimentazione

Quest'insetto conduce vita prevalentemente notturna. Se si vogliono vedere in attività si può coprire la teca con un telo scuro così da simulare la notte.

Le uova hanno tempi di incubazione piuttosto lunghi (tre o quattro mesi) e in genere si schiudono ai primi tepori primaverili.

L'allevamento di insetti aiuta anche a far superare la paura immotivata che alcuni ragazzi manifestano nei confronti di piccoli animali del tutto innocui.

Le varie attività, effettuate in piccoli gruppi se si hanno a disposizione più lenti e stereomicroscopi o in grande gruppo (classe) se si ha a disposizione una videocamera da collegare al televisore o al PC o alla LIM, condurranno l'alunno a sviluppare capacità di:

a) osservare e porre domande che possono essere indagate

b) formulare ipotesi e verificarne la validità

c) organizzare un esperimento nelle sue varie fasi

d) utilizzare strumenti e tecniche di laboratorio

e) relazionare sulle osservazioni fatte e sui risultati degli esperimenti

f) usare i linguaggi specifici delle discipline scientifiche

Notizie utili
In Italia è presente il genere Bacillus (Bacillus rossius) e il genere Clonopsis (Clonopsis gallica, nelle isole). Per le attività didattiche, oltre ad utilizzare le specie suddette, si possono acquistare in negozi specializzati o tramite Internet, insetti stecco tropicali, come Medauroidea extradentata (provenienza Vietnam) e Carausius morosus (provenienza India).

Come riconoscerli?

Nella foto si possono contare gli antennomeri

Bacillus rossius
Si nutre prevalentemente di arbusti appartenenti al genere Rubus (rovi). Il corpo delle femmine è di colore verde, o marrone; in alcuni casi raggiunge i 10 cm di lunghezza. Le dimensioni dei maschi sono di circa 5-7 cm: questi sono molto rari (presenti soprattutto nel meridione d'Italia). Di solito il Bacillus rossius si riproduce per partenogenesi (al centro-nord) ma, a volte, per anfigonia dove esistono esemplari di sesso maschile. Il bacillus rossius si riconosce per le antenne costituite da 15-20 antennomeri.


Nella foto si possono contare gli antennomeri

Clonopsis gallica
Analoghe abitudini e morfologia ha Clonopsis gallica. E' specie ibridogenetica strettamente partenogenetica (nascono saltuariamente "falsi maschi" ginandromorfi, cioè individui con caratteristiche "miste"). La Clonopsis gallica si riconosce per le antenne costituite da 12-13 antennomeri (i segmenti che formano le antenne) e lunghe poco più della testa.


L'insetto predilige la lattuga

Medauroidea extradentata (ex Baculum extradentatum)
Il dimorfismo sessuale è ben marcato, infatti il maschio è molto più esile e snello della femmina che è più larga e robusta. Come buona parte dei fasmidi si ciba di rovo o rosa, ma può essere nutrito anche con lattuga, radicchio e altre piante di facile reperimento. Si riproduce in modo anfigonico e, in cattività, anche per partenogenesi.


Neanide di Carausius morosus

Carausius morosus
La femmina adulta misura 7-8 cm e la base interna delle zampe anteriori è di colore rosso-arancio. Il maschio, molto raro, è più sottile ed è lungo 5-6 cm. Predilige le foglie d'edera. È la specie più facile da allevare: ha una natalità elevatissima e non ha bisogno di particolari cure, inoltre resiste anche a basse temperature.

Curricula

Si fa riferimento sia al D.L. n. 59/2004 sia al più recente D.M. del 31 luglio 2007 che, tra l'altro, inserisce l'individuazione del "tema principale" e dei "temi di sfondo" di un testo tra gli aspetti dell'abilità di lettura. Nel Quadro di Riferimento INVALSI del 2011, invece, si richiama esplicitamente la coesione sia nell'ambito della competenza di lettura (codice 4: "cogliere le relazioni di coesione organizzazione logica (entro e oltre la frase) e di coerenza testuale"), sia nell'ambito grammaticale (codice 6, testualità: "segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione: anafora, connettivi, punteggiatura, ecc…") Evidente il rinvio al lessico e alla semantica (codice 4: "relazioni di significato tra le parole; polisemia; campi semantici; famiglie lessicali; usi figurati e principali delle figure retoriche, ecc.).

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