Lo strano caso dell’insetto stecco

di A. Alfano, M. Alfano, G. Forni, L. Salsano

Attività 3 - Da sola o in coppia?
Introduzione all'attività

Tempo medio per svolgere l'attività in classe 4 ore

Il titolo del percorso "Lo strano caso dell'insetto stecco" è emblematico e si riferisce alla partenogenesi, modalità di riproduzione che comporta lo sviluppo dell'uovo non fecondato, non sempre citata nei libri di testo, ma abbastanza frequente in natura.

Per indagare su questi aspetti della riproduzione, si allestisce un esperimento in doppio: nella prima teca si alleva un esemplare di sesso femminile, la seconda teca contiene un maschio e una femmina.

Per non anticipare nulla alla classe, l'insegnante farà in modo che la separazione della femmina "single" dalla coppia non sia preceduta da alcuna introduzione teorica sulla partenogenesi e che abbia come unico obiettivo lo studio del comportamento di un individuo isolato. Gli alunni difficilmente penseranno che nella prima teca possano nascere ugualmente piccoli insetti stecco.

Quando è presente sia il maschio che la femmina è facile vedere i due insetti accoppiarsi e di conseguenza l'alunno comprende che questo modo di riprodursi è di tipo sessuale.

Nelle due teche le femmine deporranno le uova che verranno raccolte, osservate e conservate separatamente.

Le uova partenogenetiche sono diverse?

È difficile pensare che un uovo non fecondato sia in grado di svilupparsi e possa dare origine ad un nuovo esemplare. L'insetto stecco è in grado di farlo.

Perché?

Uno dei motivi è la scarsa presenza in natura dei maschi per cui il vantaggio immediato è un risparmio energetico e del tempo necessario a trovare il partner. Gli insetti stecco, grazie all'alternanza di periodi con partenogenesi e anfigonici, traggono vantaggio dalla partenogenesi riproducendosi rapidamente e mantenendo la variabilità genetica elevata grazie all'accoppiamento.

Curricula

Si fa riferimento sia al D.L. n. 59/2004 sia al più recente D.M. del 31 luglio 2007 che, tra l'altro, inserisce l'individuazione del "tema principale" e dei "temi di sfondo" di un testo tra gli aspetti dell'abilità di lettura. Nel Quadro di Riferimento INVALSI del 2011, invece, si richiama esplicitamente la coesione sia nell'ambito della competenza di lettura (codice 4: "cogliere le relazioni di coesione organizzazione logica (entro e oltre la frase) e di coerenza testuale"), sia nell'ambito grammaticale (codice 6, testualità: "segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione: anafora, connettivi, punteggiatura, ecc…") Evidente il rinvio al lessico e alla semantica (codice 4: "relazioni di significato tra le parole; polisemia; campi semantici; famiglie lessicali; usi figurati e principali delle figure retoriche, ecc.).

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