Si porta in classe un insetto stecco, si chiede ai ragazzi di osservarlo attentamente e si propone di allevarlo in classe. Se si ha la possibilità, si programma un'uscita sul campo durante la quale si vanno a cercare esemplari di questo insetto– scrutando attentamente tra gli arbusti di rovo in quanto essi sono ben nascosti tra le foglie.
In Italia sono presenti le specie Bacillus rossius e Clonopsis gallica (quest'ultima si rinviene soprattutto nelle isole).
Se non si ha la fortuna di trovarlo in natura, ci si può rivolgere a negozi specializzati che sono in grado di fornire esemplari quali: Baculum extradentatum - nome aggiornato: Medauroidea extradentata, una specie di origine Vietnamita – e Carausius morosus, perché sono resistenti e non hanno bisogno di particolari cure.
Dopo l'osservazione libera si raccoglieranno le molte domande dei ragazzi "Cos'è? Cosa mangia? Come si può allevare? In che condizioni vive? Perché è quasi immobile? È maschio o femmina? Come nascono i piccoli?" ecc.
Partendo da una selezione di domande produttive, il percorso si articolerà in tre attività di investigazione indipendenti ed auto consistenti per poter condurre investigazioni:
Le attività 1 e 2 sono autoconsistenti e l'insegnante potrebbe scegliere solo queste per un percorso breve ed agile che non punti ad affrontare il discorso della riproduzione.
L'alunno, attraverso investigazioni, sarà in grado di ricostruire l'ambiente adatto all'allevamento degli insetti stecco, di lavorare sui parametri che definiscono un ambiente terrestre e di individuare le abitudini alimentari, "il cibo preferito" del piccolo ospite.
Un'attenta osservazione guiderà l'alunno a riconoscere le caratteristiche di un insetto, la stretta relazione tra forma e funzione, i meccanismi adattativi.
L'insetto stecco si riproduce sessualmente per anfigonia, ma in assenza del maschio la femmina può dare comunque progenie, per partenogenesi. In tal caso genera solo femmine. Queste caratteristiche guideranno la classe nello studio della riproduzione anfigonica e della partenogenesi. La morfologia dell'insetto stecco permette facilmente l'osservazione del dimorfismo sessuale, dell'accoppiamento, della schiusa delle uova e dello sviluppo della neanide attraverso il processo di metamorfosi incompleta.
Si fa riferimento sia al D.L. n. 59/2004 sia al più recente D.M. del 31 luglio 2007 che, tra l'altro, inserisce l'individuazione del "tema principale" e dei "temi di sfondo" di un testo tra gli aspetti dell'abilità di lettura. Nel Quadro di Riferimento INVALSI del 2011, invece, si richiama esplicitamente la coesione sia nell'ambito della competenza di lettura (codice 4: "cogliere le relazioni di coesione organizzazione logica (entro e oltre la frase) e di coerenza testuale"), sia nell'ambito grammaticale (codice 6, testualità: "segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione: anafora, connettivi, punteggiatura, ecc…") Evidente il rinvio al lessico e alla semantica (codice 4: "relazioni di significato tra le parole; polisemia; campi semantici; famiglie lessicali; usi figurati e principali delle figure retoriche, ecc.).