Lo strano caso dell’insetto stecco

di A. Alfano, M. Alfano, G. Forni, L. Salsano

Spunti per altre attività con gli studenti

La cura del terrario prevede l'uso di strumenti quali il termometro e l'igrometro. Un ottimo spunto per farli costruire ai ragazzi in "stretto contatto" con Tecnologia; infatti tra i traguardi delle competenze si legge: "È in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno scopo."

Il termometro: cfr. Attività 4 - Step 4 del percorso didattico "Io e gli altri: mi osservo, mi confronto, sento caldo, sento freddo" e il percorso didattico "Storia della scienza - A Firenze il tempo del Granduca: quando e come sono nati gli strumenti che noi oggi usiamo nella nostra stazioncina meteorologica").

L'umidità e la sua misura: Costruiamo un igrometro e uno psicrometro


Come costruire un igrometro a capello
L'igrometro a capello è basato sulla proprietà che hanno i capelli di allungarsi all'aumentare dell'umidità relativa dell'aria.

Materiale

  • Base di legno
  • Un cartoncino rigido (circa 3 cm di lunghezza e 3 cm di larghezza)
  • 2 chiodi di piccole dimensioni
  • 3 capelli lunghi
  • Un bottone (o una monetina)
  • Colla
  • Nastro
  • Martello
  • Forbici

Istruzioni
1- Tagliare il cartoncino a forma di triangolo per costruire il puntatore

2- Incollare il bottone (o la monetina) sul puntatore in prossimità del vertice

3- Fissare uno dei chiodi sul puntatore di plastica, vicino alla base del triangolo

4- Posizionare il puntatore sul supporto di legno e fissarlo con il chiodo; il puntatore deve essere in grado di ruotare agevolmente intorno al chiodo

5- Incollare la ciocca di capelli al puntatore, tra il bottone e il foro del chiodo

6- Fissare l'altro chiodo nella parte superiore della base, in linea con il puntatore

7- Tendere la ciocca di capelli e fissarla con la colla al chiodo in modo che il puntatore si disponga parallelo al terreno. I capelli devono essere sospesi in posizione perfettamente verticale e il puntatore deve puntare in modo perfettamente orizzontale. Se i capelli sono troppo lunghi, tagliare le estremità.

Quando l' aria è umida, i capelli si espandono e si allungano, facendo ruotare il vertice del puntatore verso il basso. Quando l'aria è secca, i capelli si contraggono e si accorciano e il vertice del puntatore si dirige verso l'alto.


Come costruire uno psicometro
Lo psicrometro misura la quantità di umidità relativa dell'aria; è composto da due comuni termometri a mercurio utilizzati per misurare la temperatura ambientale, da un piccolo contenitore d'acqua, da uno stoppino e da una tabella psicrometrica.

Per il principio della capillarità, lo stoppino porta l'acqua al bulbo del termometro - bulbo umido - mentre quello dell'altro termometro è definito bulbo secco. Con il passare del tempo l'acqua che bagna il bulbo umido evapora e causa un abbassamento della temperatura del bulbo umido tanto maggiore quanto più rapidamente avviene l'evaporazione dell'acqua. Calcolando la differenza tra la temperatura del bulbo secco e quella del bulbo umido è possibile determinare l'umidità relativa: il numero della tabella psicrometrica in cui si intersecano la riga (temperatura del bulbo umido) e la colonna (differenza tra le due temperature).

Materiale

  • Base di legno
  • 2 termometri
  • Stoppino
  • Contenitore
  • Acqua
  • Colla a caldo (o chiodi)
  • Tabella psicometrica

Istruzioni

1- Incollare i due termometri sulla base di legno con i bulbi rivolti verso il basso.

2- Collocare sotto uno dei due termometri il contenitore con l'acqua

3- Avvolgere lo stoppino intorno al bulbo di uno dei termometri (bulbo umido).

4- Immergere nell'acqua lo stoppino, la cui estremità più alta è collegata al bulbo

5- Incollare, di fianco ai termometri, la tabella psicometrica

6- Annotare i valori di temperatura registrati da entrambi i termometri.

Curricula

Si fa riferimento sia al D.L. n. 59/2004 sia al più recente D.M. del 31 luglio 2007 che, tra l'altro, inserisce l'individuazione del "tema principale" e dei "temi di sfondo" di un testo tra gli aspetti dell'abilità di lettura. Nel Quadro di Riferimento INVALSI del 2011, invece, si richiama esplicitamente la coesione sia nell'ambito della competenza di lettura (codice 4: "cogliere le relazioni di coesione organizzazione logica (entro e oltre la frase) e di coerenza testuale"), sia nell'ambito grammaticale (codice 6, testualità: "segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione: anafora, connettivi, punteggiatura, ecc…") Evidente il rinvio al lessico e alla semantica (codice 4: "relazioni di significato tra le parole; polisemia; campi semantici; famiglie lessicali; usi figurati e principali delle figure retoriche, ecc.).

×