Prima di iniziare la descrizione del percorso occorre precisare che alcuni dei contenuti e approfondimenti trattati non potranno essere utilizzati durante le lezioni così come sono, data la loro complessità, a meno di operare opportune semplificazioni. Mi sto riferendo, per esempio, alla differenza tra massa gravitazionale e inerziale, alla lettura dei testi di Galileo o alle analogie tra moto del pendolo e dei gravi sul piano inclinato. Sarà da questo punto di vista il docente a valutare, in base agli studenti a cui si rivolge e ad altre considerazioni personali, quali contenuti è opportuno proporre e in base a quale modalità.
Il percorso è composto da tre attività.
Durante la prima attività vengono poste delle domande agli studenti per sondare le loro pre-conoscenze. Il loro senso comune viene messo a confronto con l’interpretazione data dagli antichi. Vengono forniti cenni storici relativi al tentativo da parte di alcuni studiosi medievali di superare l’interpretazione del moto che proveniva dal mondo antico.
Nella seconda attività vengono eseguiti degli esperimenti per verificare se il moto dipende: dalla forma, dalla massa (si può parlare anche di peso se non è stata specificata la differenza) o dal volume delle palline poste sul piano inclinato, dall’inclinazione del piano inclinato; sul piano inclinato deve avvenire una quantificazione precisa dello spazio percorso e del tempo impiegato analogamente a quanto aveva effettuato Galileo. Un ultimo esperimento riguarda il moto del pendolo. Anche in questo caso si chiede se il moto dipende dalla massa, dal volume della pallina appesa e dalla lunghezza della corda. Facoltativamente si possono effettuare considerazioni riguardo all’ampiezza dell’angolo (se non è troppo ampio non c’è dipendenza). Una volta eseguiti gli esperimenti, ogni gruppo svolge una relazione - corredata se possibile, di grafico - e la espone al docente, che ha modo di apportare le dovute correzioni, e agli altri studenti in modo tale che il lavoro svolto diventi patrimonio comune. Ovviamente il docente può anche decidere di proporre meno esperimenti o di effettuare una semplice dimostrazione, oppure di seguire la proposta dei gruppi, i quali però eseguono tutti contemporaneamente lo stesso esperimento.
Attraverso la terza attività si ha l’occasione di consolidare le conoscenze frutto dell’attività sperimentale ripercorrendo i passi del grande inventore e pensatore, attraverso immagini e suoi testi.
Si fa riferimento sia al D.L. n. 59/2004 sia al più recente D.M. del 31 luglio 2007 che, tra l'altro, inserisce l'individuazione del "tema principale" e dei "temi di sfondo" di un testo tra gli aspetti dell'abilità di lettura. Nel Quadro di Riferimento INVALSI del 2011, invece, si richiama esplicitamente la coesione sia nell'ambito della competenza di lettura (codice 4: "cogliere le relazioni di coesione organizzazione logica (entro e oltre la frase) e di coerenza testuale"), sia nell'ambito grammaticale (codice 6, testualità: "segnali di organizzazione del testo e fenomeni di coesione: anafora, connettivi, punteggiatura, ecc…") Evidente il rinvio al lessico e alla semantica (codice 4: "relazioni di significato tra le parole; polisemia; campi semantici; famiglie lessicali; usi figurati e principali delle figure retoriche, ecc.).