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Il parlato

di Cristina Lavinio - GISCEL  

2 - La linguistica e il parlato

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La linguistica, cioè la disciplina scientifica che descrive e studia la lingua (qualunque lingua, nei suoi caratteri costitutivi e nel suo funzionamento), presuppone la basilarità del parlato e sono ugualmente degne d’attenzione, per la linguistica, sia le lingue che hanno una lunga tradizione di scrittura (alfabetica, ideografica, ecc.), sia quelle che (ancora oggi) possono non avere scrittura. Sono tutte lingue, con una loro grammatica: anche quelle la cui grammatica può non essere stata ancora debitamente descritta da nessuno. Sono tutte lingue, con una loro sistematicità di organizzazione e funzionamento, con una loro fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità; sono usate per pensare, interagire socialmente, comunicare.


La linguistica è interessata prima di tutto a evidenziare, delle lingue, le regolarità sistematiche. Prima che la linguistica nascesse e si sviluppasse come disciplina autonoma, già i grammatici avevano cercato tali regolarità, basandosi però su testi e documenti scritti (da cui la parola stessa grammatica, che ha a che fare etimologicamente con la scrittura: in greco gramma è la lettera dell’alfabeto).

 

La scrittura certo favorisce l’osservazione analitica dei fenomeni: scripta manent, e dunque si può controllare la fondatezza delle osservazioni linguistiche su qualcosa che non è altrettanto effimero e volatile quanto la successione delle parole che si cancellano l’un l’altra, appena proferite, nel parlato. Ciò ha determinato sia il fatto che la descrizione grammaticale delle lingue che conosciamo e studiamo da più tempo sia troppo spesso sbilanciata sulla lingua scritta (anzi, costruita a partire dalla lingua scritta); sia che gli studi specifici sul parlato abbiano potuto nascere solo in epoca postmagnetofonica, condotti su testi registrati e poi trascritti fedelmente.

Solo negli ultimi decenni in particolare ciò è stato fatto, con la costituzione di numerosi e attendibili corpora di parlato per molte lingue e con la progressiva messa a fuoco di fenomeni che mostrano quanto il parlato differisca o possa differire dallo scritto, rivelando  una variazione tale da avere talvolta spinto alcuni studiosi a parlare di due grammatiche parzialmente diverse per parlato e scritto.


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