Scuola e cittadinanza digitale: esperienze e modelli

Franco Torcellan

Ipotesi di soluzione

Aderenza al curricolo e una migliore comunicazione

Perché le azioni di un Consiglio dei Ragazzi siano effettivamente il risultato del dibattito di una scuola e rappresentino veramente interessi e volontà degli studenti, bisogna che essi possano decidere in autonomia, sapendo però di poter disporre delle competenze degli insegnanti e quindi dell'apporto delle discipline e di ambienti di apprendimento in cui si sviluppano la capacità di risolvere problemi e compiti complessi e di agire cooperativamente, dandosi regole funzionali per il raggiungimento degli obiettivi.

Un Consiglio dei Ragazzi non dovrebbe dunque essere mai cosa separata dalla didattica. Gli studenti tutti, eletti ed elettori, dovrebbero perciò essere immersi in un ambiente che affronta le tematiche di cittadinanza con gli strumenti che il curricolo mette a disposizione. Ciò rende possibile la predisposizione di progetti e proposte tecnicamente realizzabili ed effettivamente condivisibili che gli eletti si faranno carico di presentare e sostenere presso le Amministrazioni locali.

Le tecnologie del web 2.0 si caratterizzano per la loro capacità di sostenere lo sviluppo di relazioni tra le persone, mettendo ognuno in grado di produrre documenti di varia natura. Una dimensione sociale evidente nelle piattaforme di maggior utilizzo: YouTube, Twitter, Facebook, … . Gli ambienti di social networking potrebbero dunque risultare adatti al superamento dei limiti nella comunicazione tra eletti e corpus studentesco. Essi possono consentire una partecipazione diretta, ampia e continua di tutti alla gestione della scuola e alla rappresentazione delle istanze di bambini e giovani nella progettazione delle trasformazioni del territorio.

I social network possono essere implementati in ambito scolastico, coinvolgendo anche le famiglie, gli stakeholder e gli amministratori, e allargando fortemente il dialogo e la partecipazione alle proposte e alle scelte. Essi, inoltre, possono consentire il confronto e le interazioni tra situazioni territoriali contigue, supportando reti locali di istituzioni scolastiche e istituzioni di gestione del territorio. Possono permettere anche collaborazioni tra realtà lontane, tra rappresentanze degli studenti in diverse regioni d'Italia, ma anche in diverse realtà europee, promuovendo l'educazione all'Europa come comunità democratica di riferimento.