Scuola e cittadinanza digitale: esperienze e modelli

Franco Torcellan

Considerazioni finali

La costituzione di un Consiglio dei Ragazzi è l'azione più complessa che si possa attivare per perseguire un'educazione alla cittadinanza attiva e alla partecipazione. Bisogna progettare accuratamente gli interventi assicurandosi l'interesse dell'Amministrazione Comunale, delle famiglie e del territorio. La declinazione specifica del progetto potrà prendere forme molto diverse a seconda degli specifici contesti scolastici e territoriali.

Le esperienze note vedono una forte prevalenza delle scuole secondarie di primo grado: in questa fascia d'età gli allievi superano la dimensione individuale e famigliare e acquisiscono una socialità più ampia ponendosi in relazione con il contesto territoriale di vita. Inoltre, i bacini di utenza delle scuole sono interni ai Comuni ed è naturale avere come riferimento nel territorio l'Amministrazione Comunale. Gli allievi delle scuole primarie possono partecipare a simili iniziative, ma probabilmente devono inserirsi all'interno di progetti che coinvolgano le scuole del Comune e dove le scuole secondarie di primo grado siano trainanti. Per gli istituti secondari di II grado far riferimento all'Amministrazione Comunale è meno significativo in quanto i bacini d'utenza travalicano e anche di molto i confini del Comune in cui la scuola è collocata e il riferimento amministrativo diretto è quello delle Province (proprietarie, innazitutto, degli immobili in cui le scuole operano). Vi è comunque una forte attenzione alla vita e all'organizzazione scolastica che passa sovente attraverso la definizione e la sottoscrizione (da parte della scuola, degli studenti e delle famiglie) di “patti di corresponsabilità” che definiscono diritti e doveri degli studenti.

Vanno segnalate anche le Consulte Provinciali degli Studenti – CPS, che sono organismi istituzionali di rappresentanza studentesca istituite con Decreto del Presidente della Repubblica (n.576 del 10 ottobre 1996). Sono composte da due studenti per ogni istituto secondario superiore della provincia e vogliono garantire la presenza attiva e propositiva di tutti gli studenti nel processo di cambiamento in atto nella scuola dell'autonomia.

L'attivazione di un social network per gestire la complessa rete di relazioni di un Consiglio dei Ragazzi porta su un terreno di sperimentazione con un'azione di innovazione sociale che ridefinisce i rapporti tra le istituzioni e il cittadino in termini di Open Government. Bisogna avere consapevolezza di ciò (alcuni Enti Locali e l'Unione Europea stanno proponendo riflessioni significative) ed essere disponibili a concordare nuove regole che definiscano un senso condiviso della cittadinanza attiva a fronte del fatto che strumenti ed ambienti del web permettono di ampliare la partecipazione diretta pur senza escludere i dispositivi di delega che vengono potenziati da maggiori possibilità di rapporto tra elettori ed eletti. Non si esclude che tale nuova condizione possa generare qualche imbarazzo nei sistemi di gestione del potere, ma questo è il cambiamento che stiamo vivendo ed è indispensabile che i giovani lo affrontino consapevolmente coinvolgendo e stimolando gli adulti in una riflessione che non può che essere positiva per lo sviluppo della democrazia (o meglio, dell'e-democracy).