Scuola e cittadinanza digitale: esperienze e modelli

Franco Torcellan

Presentazione delle fasi

Fase 1 - La cittadinanza nel Piano dell'offerta formativa

La fase di avvio di un social network non presenta grandi problemi dal punto di vista tecnico, sia che si implementi una piattaforma su un prioprio server, sia che si usi una piattaforma già funzionante sul dominio del produttore del servizio. Ovviamente, nel primo caso servono competenze più specialistiche, ma un soggetto con un profilo di informatico, anche non propriamente professionale può provvedere rapidamente alle necessità di implementazione di pacchetti già adeguatamente predisposti.

Documentare per presentare

La cosa da preparare con cura è una presentazione dei soggetti promotori, non solo attraverso i documenti di progetto, ma anche mediante una documentazione “viva” delle esperienze pregresse ed in corso relative all'educazione alla cittadinanza ed alla partecipazione alla vita democratica.

Un modello utile di riferimento per tale documentazione è quello elaborato da INDIRE nel Progetto GOLD, Archivio Nazionale di Buone Pratiche. Esso si riassume con tre verbi “vivi-trasferisci-rifletti”: in sostanza, alla documentazione che descrive dettagliatamente i processi di insegnamento-apprendimento, fornendo anche gli strumenti operativi elaborati sul campo dagli insegnanti (trasferisci), si affianca una documentazione che coglie la sfera emotiva attraverso un registro narrativo (vivi). I due tipi di documentazione che possono essere in forma multimediale (con i video ad esempio) favoriscono negli studenti lo sviluppo della metacognizione sugli apprendimenti conseguiti, e negli insegnanti il riesame professionale della loro azione didattica ed educativa (rifletti). La documentazione propone così almeno due punti di vista ai quali si possono affiancare quelli delle famiglie e degli stakehoder territoriali, attivando un dibattito che integra i soggetti in una comunità scolastica e territoriale che dialoga continuamente sull'offerta formativa per migliorarla sulla base dei valori condivisi e dei risultati che intende raggiungere. Dovranno dunque emergere quelle esperienze sulla cittadinanza e sulla partecipazione che sono strutturali nel Piano dell'Offerta Formativa e fanno quindi capire che nel social network non troviamo soggetti indipendenti o connessi in maniera labile, bensì una comunità già strutturata e accogliente che vuole rinsaldare e rendere più efficienti ed efficaci le relazioni ed allargarle a tutti gli interessati. Lavorando prevalentemente sul pregresso, la documentazione potrebbe essere realizzata dagli insegnanti, pur con, al suo interno, contributi anche cospicui degli studenti.

Formare all'utilizzo della piattaforma

E' necessario predisporre un momento di formazione iniziale sulle funzioni di base della piattaforma prescelta e sulla “filosofia” del social networking. Esso dovrà essere un intervento leggero di 2 incontri al massimo, perché le necessità di consolidamento delle competenze dovranno essere coperte in itinere da azioni non formali ed informali di aiuto e supporto (in presenza o attraverso forum e chat) svolte, in caso, oltre che dai docenti più abituati all'uso delle tecnologie, anche dagli studenti per i quali muoversi negli ambienti del web è più “naturale”.

Le funzionalità da utilizzare in questa fase sono soprattutto il blog e i repository di documenti, immagini e video. Bisognerà abituarsi ad una certa cura nella pubblicazione. Gli strumenti citati, solitamente, vengono usati in maniera sbrigativa: la semplicità e la velocità di pubblicazione sono elementi utilissimi per raccogliere le cronache delle azioni e degli eventi. Trattandosi di documentazione di esperienze pregresse, si potrà e si dovrà agire con cura e completezza al fine di fornire materiali di pronta ed esaustiva comprensione al lettore. I post (articoli) nei blog dovranno essere redatti in foma breve, ma essere corredati di link a siti e risorse significative, di documenti e dovranno integrare immagini e/o video.

Nei repository si avrà invece cura di descrivere in sintesi il senso e il contenuto dei file caricati. Per foto, album e video si potranno gestire le schede che li presentano, inserendo contributi testuali (se possibile, anche corredati di link) che descrivono accuratamente le situazioni, rappresentando soprattutto ciò che nel documento audiovisivo non si vede e non viene dichiarato. Il contenuto multimediale e la sua scheda possono costituire perciò delle unità di documentazione molto complete. Sui vari materiali multimediali e sui post dei blog potranno articolarsi i primi dialoghi tra i membri della comunità.