Scuola e cittadinanza digitale: esperienze e modelli

Presentazione delle fasi

Fase 3 - La comunità ampia

I ragazzi utilizzano ampiamente YouTube, il social media che raccoglie video di milioni di utenti. L'utilizzo che ne viene fatto è spesso goliardico e narcisistico; a volte vengono rappresentati o vergono perpetrati veri e propri episodi di bullismo (http://www.citta-invisibile.it/int_rischi_altri_cyberbullismo.html). Questo crea nei docenti, nei dirigenti e nei genitori un'immagine fortemente negativa della piattaforma tanto che in molti casi nelle reti scolastiche viene inibito l'accesso ad essa, perché costituisce quantomeno una forma di distrazione per gli allievi durante le attività che prevedono l'uso di computer connessi ad internet.

Non viene dunque vista l'opportunità didattica offerta dal servizio e quando il servizio viene usato raramente se ne colgono pienamente le funzionalità che ne fanno un social media. Alcune scuole peraltro hanno colto l'opportunità educativa ed hanno strutturato il “canale” che YouTube mette a disposizione di ogni utente. E' possibile infatti creare un sistema strutturato di distribuzione di contenuti video e non solo caricare video in maniera estemporanea. Nel “canale” è possibile esplicitare forme di relazione con altri utenti: si può seguire la produzione di utenti che inseriscono contenuti interessanti che si possono confrontare con i propri, ”integrando” i canali; si possono anche visualizzare i canali di coloro dai quali si viene seguiti. Altro elemento di relazione è costituito dai commenti e dai video di risposta a quelli inseriti, oltre al noto dispositivo di “votazione”.

Gli allievi vengono dunque portati a gestire relazioni con soggetti al di fuori della classe in una rapporto esclusivamente on line. Vengono proposti e praticati elementi di correttezza nei comportamenti, di rispetto della privacy e di gestione della sicurezza. Particolarmente interessante, per quanto attiene alle produzioni video, può essere l'utilizzo del format della videoinchiesta.