MOOC - Come un esperimento accademico è diventato la frontiera educativa del XXI secolo

Valentina Della Gala

Storia

Il punto di rottura tra questa prima generazione di corsi e i successivi sviluppi dei MOOC, così come si stanno configurando oggi, si ebbe nel 2011 per opera di uno studioso tedesco che insegnava all’Università di Stanford Sebastian Thrun.

AI - class

Thrun promosse un corso online sul modello dei MOOC, di Intelligenza artificiale, l’offerta godeva del sostegno di Stanford e attrasse 160.000 iscritti da 190 diversi paesi, il salto quantitativo era notevole, ma cosa distingueva questa proposta dalle precedenti nate sulla scia delle sperimentazioni di Siemens?

Innanzitutto l’oggetto di studio: non si trattava di materie afferenti all’ampio ma pur sempre limitato campo degli educational studies ma di una materia che è al centro delle ricerche nell’area delle ICT, inoltre veniva erogato (e il termine non è utilizzato in modo neutro) da una delle più prestigiose università statunitensi e da un noto esperto del settore. Il corso di 8 settimane era organizzato in lezioni settimanali accessibili da una web page che conteneva i video delle lezioni e test a scelta multipla per autovalutare le conoscenze acquisite. Gli studenti in modo autonomo aprirono gruppi su Facebook e Google creando circoli di studio su base geografica.

L’asse del modello di apprendimento si spostò dall’aspetto connettivista a quello erogativo: non fu tentato né voluto un raccordo tra quanto fatto autonomamente dagli studenti al fine di socializzare le conoscenze progressivamente acquisite sulla base delle quali creare ulteriore conoscenza, così come esperito nel modello connettivista, il corso era erogato da un esperto e gli studenti per ogni richiesta e/o aiuto potevano contare soltanto su un sistema di tutoraggio molto debole. Questo consisteva nella votazione tra i partecipanti al corso delle richieste ritenute più utili e postate da altri partecipanti nel forum del corso, le richieste più votate venivano poi selezionate da un gruppo di tutor che rispondeva durante le cosiddette “office hours”. Era nato un nuovo modello il cosiddetto x-MOOC distinto da quello progettato nel 2008 da Siemens cui ci si riferisce abitualmente con l’espressione c-MOOC (connectivist MOOC).