Turisti nell’Universo ovvero guardare il cielo… con un dito!

Maria Guida

Ipotesi di soluzione

Cellulari: un vero rompicapo da affrontare ogni mattina.
Gli studenti non riescono a farne a meno e al docente resta l’ingrato compito di sorvegliare che non li usino. “Mission impossibile”, i ragazzi sembrano diventare ogni giorno più abili ad usarli di nascosto.

Ma che ci fanno gli studenti con il telefonino? In minima parte lo usano come telefono, e in gran parte per giocare, per postare sui social network e per la messaggistica istantanea, meno per la posta elettronica, scattano foto e registrano video, ascoltano musica e guardano video, si collegano a internet per cercare informazioni, inviano messaggi di testo, usano app per editare foto.
I docenti mostrano in genere una vera avversione per i cellulari degli studenti ritenendoli una fonte di distrazione ma, dal momento che la maggior parte degli studenti al giorno possiede un dispositivo mobile, le scuole dovrebbero cogliere l'opportunità di trasformare questi gadget da distrazioni in strumenti di apprendimento, integrando questi dispositivi in lezioni in aula e progetti. Spesso le scuole, a corto di fondi, sono ben lungi dal poter fornire un dispositivo per ogni studente. La soluzione può essere trovata nel chiedere agli studenti di portare i propri dispositivi in classe, riducendo di molto il numero di dispositivi mobili che la scuola deve fornire.

I telefonini degli studenti, in aggiunta ai tablet di proprietà della scuola, sono uno strumento prezioso per l’apprendimento per esplorazione ed è uno spreco immenso non farne tesoro per attività didattiche.
Una scelta possibile sarebbe quella di usare i tablet della scuola in aula ed i telefoni nelle attività didattiche che avvengono all’esterno delle mura scolastiche.

Screenshot della app per Android Sky Map

L’attività che propongo si basa principalmente sull’uso dell’app Star Walk, su iPad o iPhone, in possesso degli alunni stessi o in dotazione alla scuola. Non è necessario un device per ogni alunno poiché il lavoro si svolge sempre in piccoli gruppi. Per chi sceglie di utilizzare dispositivi con sistema operativo Android una valida alternativa può essere Sky map.

Durante l’attività Star Walk viene usato in tre modi.

  1. Una prima modalità, appoggiando il tablet sul banco, è quella del classico telescopio virtuale. In questo modo si potranno cercare corpi celesti per nome, accedendo ad un database di oltre 7000 voci e il programma li localizzerà per noi nel cielo oppure si può liberamente esplorare l’Universo navigandolo con le dita grazie alla funzione touch screen oppure simulare uno scorrimento accelerato del tempo e osservare come muta la nostra visione.
  2. Ruotando il tablet verso l’alto si attiva automaticamente la bussola e la geolocalizzazione, dandoci accesso alla seconda modalità che è quella che ci mostra sullo schelmo, come in una finestra virtuale il cielo che realmente abbiamo di fronte, consentendoci di identificare i corpi celesti, i pianeti, le costellazioni che vediamo e consentendoci anche di vedere oggetti celesti che in realtà sono nascosti dalle montagne oppure, puntando l’iPad in basso, che si trovano dall'altra parte della Terra.
  3. La terza modalità si ottiene pigiando il pulsantino realtà aumentata. In questo modo si attiva anche la telecamera ed il cielo reale compare sullo schermo in sovrapposizione al cielo virtuale, dandoci un’esperienza arricchita, così che il cielo “vero” diventa cliccabile e ricco di informazioni just in touch. Integrato con Wikipedia e Twitter.