Turisti nell’Universo ovvero guardare il cielo… con un dito!

Maria Guida

Fase 2: osservazione del cielo

Il docente sceglie un luogo facilmente raggiungibile ma con poco inquinamento luminoso in cui dare appuntamento agli studenti per l’osservazione notturna del cielo.

La mia esperienza dimostra che è utile informare i genitori dell’attività in una riunione apposita o anche in occasione degli incontri scuola-famiglia. Oltre a dare il proprio consenso alcuni genitori di solito chiedono di poter partecipare agli incontri che diventano in questo modo per loro un’occasione di partecipazione alla vita della scuola e per i ragazzi una opportunità di condividere con i genitori un momento di crescita culturale.

La capacità di guardare al cielo con consapevolezza è, d’altronde, una ricchezza che resta per tutto l’arco della vita come anche le esperienze che abbiamo condiviso con i nostri genitori.

Personalmente ricordo ancora con una sorta di commozione e tenerezza il periodo della mia infanzia in cui mio padre mi insegnò a riconoscere le principali costellazioni e lo stupore ed il senso di rassicurazione di ritrovarle anche duranti i viaggi nei cieli di altre città.

Screenshot di Star Walk per Ipad

In questa occasione torna utile la funzione di realtà aumentata, già citata in precedenza (prof. che stella è? cliccaci sopra e lo scoprirai) e la funzione di ricerca (prof. dov’è Giove? segui la freccia e lo troverai).

L’insegnante dà anche alcuni suggerimenti classici per l’osservazione. Le osservazioni possono iniziare con l’individuazione delle più famose costellazioni circumpolari, primo fra tutti il Gran Carro, osservando che esso è composta da sette stelle, quattro a comporre il carretto e tre il manico. La stella centrale del manico è in realtà una stella doppia, Mizar e Alcor ed il Gran Carro è in realtà parte di una costellazione più grande chiamata l’Orsa Maggiore.

Anche Cassiopea è sempre ben visibile con la sua caratteristica forma di M o di W. D’estate si può far osservare il cosiddetto triangolo dell’Estate. Il triangolo estivo è delimitato da 3 stelle particolarmente brillanti quali Vega ed è facilmente individuabile, nelle notti limpide, anche perché ricade sulla scia luminosa della Via Lattea,che quindi puo’ essere percepita in un tratto molto luminoso e spesso, ricco di stelle di sottofondo.

Una costellazione invernale famosa è Orione, il Cacciatore, che può essere visto sorgere ad est dopo il tramonto ed è visibile da tutti i luoghi della Terra, facilmente riconoscibile grazie alle tre stelle luminose che compongono la cintura. Ci sono altre due stelle molto luminose all'interno di Orione. La gigante rossa, Betelgeuse si trova sulla spalla destra di Orione. Rigel, uno delle più brillanti stelle nel cielo, è ben visibile sotto la cintura sul ginocchio sinistro di Orione. Utilizzando queste stelle come guida, il resto della forma di Orione si vede - la testa, le spalle, la cintura attorno alla vita, e due le ginocchia sotto.

Guardando direttamente sotto la prima stella nella cintura c’è la Nebulosa Testa di Cavallo, e guardando un po 'più in basso c’è la Grande Nebulosa di Orione. Per visualizzare la famosa Testa di Cavallo all'interno della nebulosa, senza Star Walk sarebbe necessario un telescopio.

Osservazioni e riflessioni

Gli studenti sono sempre più abituati ad essere assistiti, fuori della scuola, da device che enfatizzano la personalizzazione dei processi di apprendimento. Di questo passo si sentiranno, col passare del tempo, sempre più a disagio ad apprendere in contesti formali come la scuola.

Questa fase rappresenta un tentativo di riconciliare due mondi e due modi di imparare ed usa la realtà aumentata per portare la scuola in un contesto informale, che non è di norma deputato all’apprendimento, e far si che gli studenti imparino facendo, sperimentando in maniera autonoma prima di ricevere nozioni teoriche. Sarà lo studente a decidere cosa cercare nel momento in cui lo ritiene necessario e a selezionare dunque le informazioni che sente per sé rilevanti in quel dato momento. Associare le nozioni teoriche ad attività eseguite concretamente faciliterà il richiamo dei concetti appresi.

Una volta tornati a casa gli studenti potranno poi continuare ad osservare il cielo autonomamente, mettendo in atto un apprendimento informale ed auto-organizzato. Con l’insegnante avranno imparato una metodologia, avranno imparato ad imparare.