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Studio di caso
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Introdurre le mappe concettuali nella didattica della storia

di Patrizia Vajola - LANDIS

Narrazione del caso

FASE 6

 

Progettazione della metodologia

Si è poi discusso sulla metodologia da attuare in classe per facilitare l’apprendimento significativo.

 

Dalle letture e dalla discussione in merito è emersa una serie di avvertenze condivise dal gruppo di lavoro.

  1. nell’affrontare un nuovo argomento, partire da un brainstorming delle conoscenze già in possesso dei bambini. Dal momento che la scuola diventa un’agenzia formativa sempre meno centrale nell’apprendimento, è utile richiamare i saperi già maturati dagli studenti sia per farne un punto di forza nella successiva trattazione del tema, sia per correggere, nel corso del lavoro, eventuali misconoscenze, sia per agganciare i concetti che gli studenti già posseggono ai nuovi che apprenderanno con lo sviluppo del tema. Questa fase può essere sviluppata attraverso la realizzazione di una mappa mentale, come nella mappa di storia realizzata in una classe terza della scuola primaria (vedi immagine sotto) che rappresenti graficamente le conoscenze e/o gli interrogativi di partenza.


    Mappa di storia

  2. organizzare la realizzazione delle mappe in piccoli gruppi in modo da favorire la discussione e lo scambio tra gli studenti in una prospettiva di apprendimento cooperativo
  3. discutere collettivamente le mappe realizzate in modo da esplicitarne i punti di forza e i punti di debolezza attraverso la ricostruzione dei passaggi logici che hanno portato i ragazzi alla realizzazione della mappa, per attivare processi metacognitivi
  4. sottolineare come le differenze tra mappe su uno stesso argomento possano anche derivare da modalità diverse ma non scorrette di rappresentare il tema assegnato
  5. sottolineare gli aspetti positivi più che quelli negativi delle realizzazioni degli studenti per evitare che si ritengano inadeguati al compito e perdano motivazione
  6. arrivare comunque ad una mappa condivisa dalla classe.

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