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Studio di caso
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Introdurre le mappe concettuali nella didattica della storia

di Patrizia Vajola - LANDIS

Narrazione del caso

FASE 3

 

Focalizzazione dell’ambito di lavoro

 

Si è poi passati alla progettazione di attività che coinvolgessero l’insegnamento della storia, focalizzando l’attenzione sul sussidiario come strumento base per un approccio sistematico (ma non esaustivo) con la disciplina.

 

Anche in questo caso ci si è avvalsi delle indicazioni di Novak relative alla ricerca di significati nel libro di testo e degli articoli di Marco Guastavigna Dal testo alla mappa e Mappe, concetti-cornice e domande focali.

 

Seguendo questi spunti, si è deciso di:

  • allestire alcune mappe per i primi testi di storia contenuti nel sussidiario (il lavoro è stato svolto sul libro in adozione nella scuola) che servissero da strumento di orientamento nel testo per i ragazzi e che presentassero loro le modalità di costruzione delle mappe concettuali
  • di individuare nei testi delle pagine successive, i concetti e la domanda focale in modo da proporle agli studenti per facilitare la produzione di mappe da parte loro
  • di preparare, per le pagine delle quali si fornivano i concetti, delle mappe di confronto allestite dalle insegnanti che servissero non da modello ma da strumento di riferimento per le insegnanti stesse.

Le fasi successive ipotizzate riguardano:

  • l’acquisizione di una progressiva autonomia nella definizione dei concetti per arrivare a mappe completamente autoprodotte ma sempre fondate su contenuti semplici (paragrafi) proposti dal libro di testo

la produzione di mappe di sintesi che rappresentino i contenuti di un argomento complesso (capitolo).


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