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Studio di caso
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Introdurre le mappe concettuali nella didattica della storia

di Patrizia Vajola - LANDIS

Narrazione del caso

FASE 1

 

Per conseguire questo obiettivo il gruppo di lavoro ha deciso di approfondire lo studio dell’utilizzo delle mappe concettuali nella didattica consultando la bibliografia sul tema e scegliendo come punto di riferimento l’elaborazione di Joseph Novak e l’ampia trattazione offerta dalle pubblicazioni di Marco Guastavigna.

 

Per prima cosa si è cercato di acquisire un lessico comune e un’idea condivisa e fondata scientificamente di mappa concettuale (vedi sotto la mappa delle mappe)che sgombrasse il campo da fraintendimenti e misconoscenze.

 

La mappa delle mappe

 

Gli insegnanti in questa fase hanno sperimentato la metodologia esercitandosi nella produzione di mappe e nella valutazione reciproca delle stesse.

 

Da questa fase di studio è emersa con forza la convinzione che le mappe concettuali possano essere uno strumento utile per lo studio della storia sia in quanto potente strumento di concettualizzazione e di modellizzazione dei fatti e dei processi storici sia come metodo per facilitare la comprensione delle relazioni tra gli eventi.

 

In particolare sono sembrate efficaci dai seguenti punti di vista: dimostrano la necessità, per i ragazzi, di imparare a ragionare per concetti e a riconoscere gradualmente la tipologia dei concetti utilizzati.


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