Evoluzione delle interfacce
Immagine: uno straordinario esempio di interfaccia, un vecchio interruttore. Fonte:
Flickr
Per interfaccia si intende la capacità (e la necessità) degli oggetti di contenere informazioni all'utente su:
- scopo e destinazione d'uso;
- modalità di funzionamento.
Nell'interruttore in figura i fili a vista comunicano immediatamente la funzione dello strumento; i due posizionamenti (destra o sinistra), trovano immediato riscontro nello stato di circuito (On/Off) e ambiente (luce accesa o spenta).
Immagine: Il Personal Computer Macintosh. Fonte Wikimedia Commons
Non tutte le interfacce sono intuitive ed immediate: si pensi ai fornelli della cucina. Nel caso del calcolatore, poi, a complicare una rapida comprensione di cosa fare e di come farlo vi è la concomitanza di aspetti materiali (riguardanti l'hardware, a partire dall’accensione) e immateriali (relativi al software e sottoposti a una combinatoria in teoria infinita: nessuno è in grado di prevedere quanti e quali “nuovi” programmi verranno sviluppati).
I primi PC proponevano l'interfaccia a comandi: per copiare un file, avviare un programma, cancellare il contenuto di un dischetto e così via l’utente doveva conoscere un linguaggio codificato, ed essere in qualche modo essere uno specialista. Nel 1984 quando – dopo una visita al Centro di Ricerca di Palo Alto della Xerox durante il quale gli furono ingenuamente mostrati i primi prototipi- Steve Jobs della Apple Computer -principale concorrente del mondo IBM e compatibili - lanciò i computer Macintosh, con interfaccia grafica basata sulla metafora della scrivania.
Immagine: interfaccia a comandi - FreeDOS. Fonte: Wikimedia Commons
La logica è rovesciata: lo schermo mostrava icone, menu e finestre ovvero informazioni dirette su potenzialità e modalità operative. All'utente è richiesto solo di interpretare il significato degli oggetti proposti, il cui design è il più possibile intuitivo: ecco il Cestino, dove trascinare ciò che si desidera cancellare. La GUI (Graphical User Interface) e la sua logica “user-friendly” diventano lo standard. Il mondo IBM e compatibili la introduce con Windows (in particolare con la versione 3.0, 1990) ed essa è presente ormai anche in tutte le distribuzioni di Linux, terzo sistema operativo dei PC. Hanno scelto la GUI anche telefoni cellulari e smartphone, tablet e ebook reader, perché dà un doppio vantaggio:
- gli utenti abituati riconoscono lo schema di funzionamento;
- i novizi imparano più rapidamente l’uso.