Linguaggio e lingua verbale. Parlato, scritto, trasmesso
1.1 Che cosa è la lingua, nell'insieme degli altri linguaggi
Ogni nostro momento della vita quotidiana è pervaso da fatti linguistici e comunicativi: siamo immersi in un universo di segni e volenti o non volenti, come emittenti o destinatari, in processi di comunicazione. Se guidiamo e cerchiamo una strada diamo un'occhiata al navigatore o ascoltiamo le sue indicazioni, leggiamo i nomi delle strade e facciamo attenzione ai segnali stradali, e così via, se qualcuno ci blocca la strada o effettua un comportamento a nostro parere errato suoniamo il clacson o gli rivolgiamo un commento irato. Sia che siamo coinvolti in un'interazione sociale o che siamo soli nella folla, riceviamo e produciamo messaggi comunicativi. Anche senza considerare gli scambi propriamente verbali una molteplicità di messaggi, dalla segnaletica stradale alle luci dei semafori, ci investe e richiede un processo di decodifica da parte nostra.

La disciplina che studia la comunicazione che avviene attraverso sistemi di segni è la semiotica, termine utilizzato da Locke nel 1690 con un'accezione simile a quella attuale e che deriva dal filone degli studi filosofici sulla comunicazione di cui il massimo rappresentante è il filosofo statunitense Peirce 1932/1980-2003.

In Italia questo filone è stato sviluppato da Eco e dalla sua scuola.
Il termine semiologia, introdotto da Saussure per indicare la scienza che studia i segni nella vita sociale, di cui la linguistica è solo una parte, è stato utilizzato prevalentemente dalla riflessione teorica in lingua francese, mentre il termine semiotica appartiene alla tradizione anglofona.
Nel complesso dei sistemi semiotici la lingua, come sistema di segni verbali è considerato il più potente, se confrontato con altri linguaggi o più propriamente altri sistemi semiotici naturali, come i sistemi utilizzati dagli animali, o con quelli artificiali, linguaggi logico-formali, linguaggi di programmazione, ecc.. Va qui fatto un chiarimento terminologico.
La lingua italiana utilizza lo stesso termine, "lingua", sia per indicare il sistema dei segni linguistici che per riferirsi a specifiche lingue storico-naturali, come l'inglese, l'italiano, ecc. Anche il termine linguaggio può portare a fraintendimenti: possiamo usarlo per riferirci alla capacità umana di comunicare o per indicare sistemi semiotici diversi, la danza delle api o altri sistemi di comunicazione animale, i linguaggi artificiali come il linguaggio di programmazione,il linguaggio dei fiori, il linguaggio dei tarocchi, ecc. In altre lingue abbiamo addirittura un unico termine per indicare quello che l'italiano lessicalizza con "lingua" e "linguaggio". Si pensi all'inglese language e al tedesco sprache.
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