Il registro elettronico

Marco Guastavigna

Narrazione del caso

Comunicazione diretta


La comunicazione diretta è possibile solo quando i dati che possono interessare famiglie e studenti maggiorenni sono inseriti dagli operatori della scuola direttamente in un database, a sua volta collocato su un server, da cui si accede tramite internet, secondo il seguente schema:

Schema di funzionamento del Registro Elettronico in tempo reale


In questo modello operativo e comunicativo, un’assenza potrà essere registrata dall’insegnante in classe nel momento stesso in cui si verifica e il sistema provvederà a renderla immediatamente visibile a un genitore che si colleghi alla rete, inviandogli anche - se l’opzione è attiva - un SMS o un’altra forma di notifica. In modo analogo si procede per i voti di profitto.

Va sottolineato che in casi come questi, potrà immediatamente essere segnalata a chi deve risolvere il problema l’assenza dell’insegnante da un’aula alla prima ora di lezione: il sistema segnalerà infatti il mancato appello degli allievi di quella classe.

Va però rimarcato che perché il sistema sia “perfetto”, cioè coinvolga tutta la scuola, i luoghi delle lezione - o tutti gli insegnanti - devono essere dotati di dispositivi connessi a internet. Probabilmente la seconda soluzione è la migliore, perché consente ai docenti di registrare i dati in qualsiasi momento, da qualunque punto dell’edificio scolastico (che dovrà possedere una connessione wireless ben strutturata e assolutamente sicura) oppure da casa, accedendo via browser con il proprio nome utente e la propria password, come farebbero da scuola.

Dal punto di vista specificamente tecnico l’aspetto più delicato e critico è la gestione del database.

Sul mercato ci sono sostanzialmente tre soluzioni:

  1. sistemi completamente proprietari, che gestiscono direttamente il server e i servizi ad esso connessi, provvedendo a installazione, manutenzione, backup e sicurezza in cambio di un canone annuo, e si assumono il compito di effettuare direttamente eventuali adeguamenti e aggiornamenti derivanti da variazioni nei metodi di registrazione richiesti a livello istituzionale; operatori della scuola e utenti si limiteranno ad accedere al sistema immettendo e visualizzando i dati via browser;

  2. sistemi opensource gestiti dall’utente, che non avrà oneri economici, ma dovrà installare, gestire, manutenere ed eventualmente aggiornare in prima persona il database ed i servizi ad esso connessi in un proprio spazio web dedicato, fornendosi di un server fisico, oppure pagando il canone di un servizio di hosting specifico.

    Screenshot del registro elettronico dell’ITIS Divini

  3. sistemi opensource in partnership, dove è richiesto un canone non per il nolo del software in quanto tale, ma per le operazioni di installazione, manutenzione e aggiornamento.

Il primo modello, cioè la soluzione proprietaria, è il più costoso ma non richiede un impegno specifico di nessuno: tutto l’impianto specifico di hardware e software costituenti il registro elettronico sarà a carico dell’azienda che vende il servizio; la scuola avrà solo gli oneri del canone.

Con la soluzione opensource in proprio, la scuola si farà carico di tutto l’impianto, fatta salva la possibilità di ricorrere a un servizio di hosting che fornisca i servizi server. Questo modello ha maggiori richieste in termini di competenze e disponibilità professionali, perché queste sono a carico del personale della scuola, che dovrà fornire almeno una figura di riferimento tecnico;

Con la soluzione opensource in partnership, la scuola pagherà per le operazioni di installazione e manutenzione, mantenendo la possibilità di ricorrere a un proprio server o adf un servizio di hosting, essa dunque richiede la presenza di figure di consulenza, che si interfaccino con il fornitore dei servizi tecnici.

Tutti i sistemi, nella sostanza, gestiscono quanto illustrato dallo schema che segue relativo ai componenti il registro elettronico:


Quale che sia il software utilizzato per la gestione del registro elettronico esso richiede:

  • un server fisico, ospitato da un provider o di proprietà diretta dell’utente, che dovrà preoccuparsi, oltre che di lasciarlo acceso 24 ore su 24, anche di dotarlo di un indirizzo IP statico, in modo che possa funzionare da server web ed essere raggiunto via internet;
  • un database MySql, da implementare sul server fisico di proprietà o richiesti in caso di hosting;
  • l’implementazione sul server di un web server (ad esempio l'Apache HTTP Server) e di un interprete PHP (o altro linguaggio);
  • una rete wireless e dei dispositivi da fornire agli insegnanti.