Il registro elettronico

Marco Guastavigna

Osservazioni conclusive

Il successo del registro elettronico è condizionato non tanto e non solo da una sua astratta efficienza, quanto dal fatto che il personale abbia subito l’impressione e poi la conferma di snellire le procedure (l'assenza indicata una volta viene monitorata, dalla comunicazione in tempo reale alle famiglie alla giustificazione; i voti assegnati per via elettronica confluiscono automaticamente negli scrutini, e così via).

Il problema è però più sottile: tutti devono avere chiari ilflusso delle informazioni e la struttura logica delle soluzioni tecnologiche adottate; devono avere cioè l'idea di dominare l'ambiente digitale e di comprenderne l'insieme e non di esserne dominati, ossia di eseguire procedure in modo meccanico.

Il modello della gestione digitale unificata, infatti, oltre all'esigenza di imparare le funzioni del software scelto e installato, implica profonde trasformazioni della rappresentazione delle responsabilità.

Il registro personale cartaceo è competenza costante ed esclusiva dal singolo individuo. Anche notazioni derivanti da decisioni collettive (per esempio l'assegnazione dei voti di condotta) sono di sua responsabilità. Il registro di classe ordinariamente è la sommatoria di varie responsabilità individuali (dalla firma di presenza al diario delle lezioni) e solo eccezionalmente (provvedimenti disciplinari) o ritualmente (consigli di classe) determina conclusioni collettive. Documentazione di scrutini ed esami, comunicazioni intermedie e finali con le famiglie e particolari certificazioni, richiedono forme di registrazione condivisa e collettiva, vissute però come marginali e, tendenzialmente, delegate nella compilazione a qualcuno, per esempio il referente di classe.

L'introduzione di un ambiente digitale unico implica invece un sistema in cui tutto confluisce e da cui tutto dipende. Si devono quindi creare le condizioni per viverla come condivisione di procedure e responsabilità, apprezzandone i vantaggi professionali che derivano dal suo impiego. Contrariamento a quanto fatto, ad esempio, nelle scuole che hanno adottato un modello misto, con gestione elettronica solo di scrutini intermedi e finali. In questo caso, la trascrizione sul server dei voti registrati su carta è un'operazione in più; spesso poi la procedura preconfezionata schematizza e vincola lo scrutinio: si può agire solo in modo rigido, senza adattamenti alle esigenze del contesto.