4.2 ALTRI IDIOMI IN ITALIA: LE MINORANZE LINGUISTICHE STORICHE
La frammentazione linguistica dell'Italia non è fatta solo dei dialetti, che abbiamo visto suddivisi in vari gruppi principali, ma anche di varie altre realtà che formano le "minoranze linguistiche storiche".

Si tratta di un elenco di dodici situazioni linguistiche individuato da una Legge nazionale, la n. 482 del 15 dicembre 1999. La Legge dice che "la lingua ufficiale della Repubblica è l'italiano", che la "Repubblica, che valorizza il patrimonio linguistico e culturale della lingua italiana, promuove altresì la valorizzazione delle lingue e delle culture tutelate dalla presente legge", che "la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo".

L'espressione minoranza linguistica è in relazione con maggioranza, che in Italia corrisponde alla lingua italiana.
Minoranza è la denominazione correntemente usata per indicare un gruppo, di solito non molto numeroso, talvolta anche piccolissimo, nel quale i parlati hanno come prima lingua (o lingua materna) cioè lingua della prima socializzazione, una lingua diversa da quella nazionale (Francescato 1993).
Da questa legge sono escluse alcune realtà che rappresentano situazioni linguistiche particolari: le minoranze diffuse, le nuove minoranze, le eteroglossie interne (isole linguistiche, all'interno di territorio dialettali o di minoranza linguistica storica). Come si può osservare, rientrano nella legge il friulano, il ladino e il sardo, che da alcuni studiosi venivano considerati dialetti.

La tutela e la valorizzazione consistono nel sostegno di iniziative varie, tra le quali l'insegnamento scolastico della lingua minoritaria, la promozione di usi ufficiali della lingua nella pubblica amministrazione, nella toponomastica locale. Per tutto questo è necessario che la lingua di minoranza abbia una forma di lingua scritta standard, che valga per tutte le scritture pubbliche, la cui elaborazione richiede un processo piuttosto complicato.
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