Un pregiudizio piuttosto diffuso vuole che in dialetto non si possa scrivere, ma non è così.

Esiste una ricca tradizione di scritti in dialetto specialmente con intento letterario (prosa, testi teatrali, e soprattutto poesia), i cui inizi datano al XVI secolo, quando l'uso del dialetto è una scelta rispetto all'italiano.

Vi sono autori molto importanti e assai noti che hanno scritto in dialetto, come il veneziano Carlo Goldoni tanto per ricordare un nome illustre del passato.

Ancora oggi molto si scrive in dialetto e per motivi diversi. Probabilmente il principale è dato dal fatto che il parlare dialettale è ritenuto più immediato, espressivo, efficace, nell'esprimere un sentimento, uno stato d'animo. Inoltre al dialetto vengono associati valori e riferimenti che rinviano alla cultura del proprio paese, del proprio territorio, e quindi è un ritorno alle radici, a una tradizione antica.