3.4 VARIETÀ INTERMEDIE TRA ITALIANO E DIALETTO
Tra italiano da un lato e dialetto dall'altro, si sono venute costituendo delle forme linguistiche che si possono chiamare rispettivamente italiano dialettizzato e dialetto italianizzato.

Si può dire che si sia creata una zona intermedia tra italiano e dialetto all'interno della quale è difficile stabilire dove finisca l'uno e cominci l'altro (in tali casi si parla di continuum linguistico).

Queste varietà intermedie si sono venute formando in seguito della progressiva diffusione dell'italiano come lingua parlata in persone che avevano come prima lingua il dialetto, ma alle quali manca una competenza adeguata della lingua nazionale dovuta allo scarso livello di istruzione, alla poca pratica e cura della lingua.

Queste situazioni mostrano sia l'influsso del dialetto sull'italiano, sia il cambiamento del dialetto per la pressione dell'italiano.

Un esempio, tra italiano e veneto, può essere il seguente:
• italiano "dammi una forchetta";
• italiano dialettizzato "dami una forcheta";
• dialetto italianizzato "dame na forcheta";
• veneto "dame un pirón".
Nelle due frasi che rispondono a varietà intermedie sono presenti caratteristiche di provenienza dialettale: "dame" per "dammi" e la riduzione delle consonanti intense o doppie; nella seconda vi è pure la forma "na" per "una" dell'articolo indeterminativo, che è del dialetto, ma anche in un italiano parlato velocemente "una" può ridursi a "na"); il termine "pirón" è del dialetto e corrisponde a "forchetta".
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