2.4.1 TRE SISTEMI PARTICOLARI: FRIULANO, LADINO, SARDO - IL FRIULANO
Il friulano è parlato in Friuli, che fa parte della regione autonoma Friuli Venezia Giulia, e corrisponde alla province di Udine, parte di quella di Pordenone e di Gorizia.

Comprende diverse varietà che si differenziano l'una dall'altra (principalmente sono tre: friulano centro-orientale, carnico o settentrionale e occidentale), ma le diversità interne non impediscono la reciproca comprensione tra friulanofoni.

Il friulano ha tratti linguistici che condivide con la maggior parte o l'intera area settentrionale, come la sonorizzazione delle consonanti sorde intervocaliche, la semplificazione delle consonanti doppie, la caduta delle vocali in fine di parola, tranne a ed e del femminile.

Manca invece di vocali turbate, come "lüna" "luna" dei dialetti galloitalici, e in genere non c'è il passaggio da a accentata ad e, come avviene, per esempio, nel romagnolo per cui "sale" si dice "sèl".

Gli elementi lo distinguono sono:

la palatalizzazione di ca- e ga-. Una parola latina come "GALLINA(M)" è diventata "gialìna", "CASA(M)" è "ciàsa". In certe parlate più conservative le pronunce sono rispettivamente: "ghialìna" e "chiàsa";

• la conservazione di -s finale del latino, presente nel plurale dei sostantivi femminili e in parte dei maschili: "ciàn" "cane" plurale "ciàns", "fruta" "bambina" plurale "frutis", e nella coniugazione dei verbi, per esempio: "tu amis" "tu ami", in latino "amas";

• la conservazione dei gruppi consonantici del latino pl, bl, gl, cl, fl, per esempio dal latino "PLANU(M)" "piano"deriva il friulano "plan", nel veneto invece "pian", in toscano "piano";

• la presenza di vocali lunghe e brevi che hanno funzione distintiva, per esempio "pâs" "pace", "pas" "passo". Il segno ˆ sulla vocale indica una vocale pronunciata lunga.
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