2.1.8 L'AREA CENTROMERIDIONALE NEL SUO COMPLESSO - I DIALETTI ESTREMI
Tra i dialetti estremi sono compresi i dialetti del Salento, della Calabria centromeridionale e della Sicilia. Una caratteristica che li riguarda è la presenza della vocale finale della parola, ma con la tendenza a trasformare o ed e rispettivamente in u ed i. Ascolta alcuni esempi tratti dal siciliano.

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e per quanto riguarda le vocali, che nelle parole sono accentate (o toniche), si possono notare esiti particolari:

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Gli esempi citati mostrano che in corrispondenza di i e u dei dialetti menzionati, il toscano ha le vocali e ed o (chiuse).

Nel sistema dei suoni consonantici si osserverà, almeno, che i dialetti dell'area estrema conservano i gruppi consonantici come nd, mb, nt, mp, nc.
Particolare è la pronuncia di ll in parole come "bedda" per "bella" o "cavaddu" per "cavallo" del siciliano, che s'avvicina ad una d. Questa pronuncia è propriamente detta retroflessa o cacuminale, perché l'articolazione di questo suono richiede che l'apice della lingua si pieghi all'indietro. Anche il gruppo consonantico tr ha una pronuncia particolare, come suona nel siciliano "matri" "madre", "patri" "padre", o nel nome della città di Trapani, pronuncia che si può sentire anche nell'italiano parlato in Sicilia anche se i parlanti cercano di evitarla perché è sentita come dialettale.
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