1.6 L'ITALOROMANZO
Con il termine italoromanzo si intende il complesso delle «svariate parlate della Penisola e delle Isole che hanno scelto già da tempo, come "lingua guida" l'italiano» (Pellegrini, 1975).

Il criterio della lingua guida, o lingua tetto, è un riconoscimento dell'adozione dell'italiano toscano come lingua scritta ormai da molto tempo nelle varie regioni. Al di là del notevole frazionamento dialettale, e pur ammettendo la possibilità di ulteriori suddivisioni e dando per scontata la relatività di ogni classificazione, l'italoromanzo può essere suddiviso in cinque sistemi:
• dialetti settentrionali;
• friulano;
• toscano;
• dialetti centromeridionali;
• sardo.

Questo è uno schema generale, di uso pratico e didattico. All'interno di ogni sistema ci sono possibili suddivisioni sempre più minute e dettagliate fino ad arrivare alle differenze che possono esistere, ed essere percepite dai parlanti, tra il dialetto di una località e quello della località vicina, oppure, all'interno di un
popoloso centro urbano, le differenze tra un quartiere e un altro o un gruppo sociale e un altro, e così di seguito fino alla variazione minima. Nell'italoromanzo sono inseriti anche il sardo e il friulano ai quali altre classificazioni hanno assegnato una posizione autonoma nell'ambito delle varietà neolatine. La classificazione di Pellegrini va oggi in parte rivista se si assume di considerare le varietà dell'Italia linguistica diverse dall'italiano come suddivisibili nei due gruppi seguenti:

• dialetti dell'Italia;
• minoranze linguistiche.

I dati linguistici che sono alla base dell'individuazione di cinque aree, o gruppi o sistemi, provengono da fonti diverse, ma in particolare dalle carte dell'AIS o Atlante italo-svizzero (Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, 1928-1940), un atlante linguistico i cui materiali sono stati raccolti – mediante inchieste sul campo – tra il 1919 e il 1928, quando la dialettalità nella Penisola era certo più spiccata.
Mediante l'analisi delle carte linguistiche vengono evidenziate le aree che segnano la diffusione nello spazio di determinati fenomeni linguistici.
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