Stereotipi negativi vedono il dialetto come inferiore alla lingua, come «corruzione» della lingua, come subordinato in diversi modi alla lingua; di qui la considerazione che l'uso del termine lingua per designare una data varietà conferisca alla stessa un maggiore prestigio, per esempio lingua napoletana rispetto a dialetto napoletano.

Il dialetto è spesso considerato rappresentante di una cultura arretrata e questo è uno dei motivi per cui si tende ad abbandonare il suo uso. Non mancano opinioni diverse per le quali il dialetto viene considerato un elemento importante di identificazione della comunità, un modo di esprimersi più naturale, con possibilità espressive e stilistiche che mancano alla lingua.

Ricordiamo, ad esempio, i versi di una celebre poesia di Ignazio Buttitta (1899-1997) Lingua e dialettu.