3.8 L'ITALIANO POPOLARE
Qui abbiamo errori di ortografia "la, ha, se no, scielto, zò, pero, zò", un raddoppiamento fonosintattico "annessuno", una forma svisata "un'antorcia" per "una torcia" cioè una candela votiva, un complemento oggetto animato con la preposizione a nel segmento "trovera ha tutti bene".
Anche in scritture scolastiche si possono trovare le caratteristiche dell'italiano popolare, ovvero forti influssi del dialetto. Il frammento che si riporta è tratto da un elaborato scolastico scritto nel 1989 in una scuola media di Agnano (Napoli): "A volte quanta sono arrabbiata mi rinchiuto nella mia cameretta e mia mammà mi chiete cosa e successo e ne parliamo inzieme, ... Mia mmamma per me e la migliore amica che ci sia al monto, ... Poi e una Donna che se la sapa vedere con tutti e sa parlare molto bene in italiano".

In queste righe figurano forme scritte che si avvicinano alle pronunce dialettali come il raddoppiamento fonosintattico "mia mmamma"; "quanta" "quando" con falsa correzione di -nd- con –nt- e –a finale per –o, alla base è la forma dialettale "quannë" con -nd- che diventa -nn- e vocale evanescente in fine di parola; "monto" per "mondo"; "rinchiuto" per "rinchiudo", "chiete" per "chiede", "inzieme" per "insieme"; anche "sapa" per "sa"' corrisponde al dialetto; si osservano poi vari errori di ortografia.

Content on this page requires a newer version of Adobe Flash Player.

Get Adobe Flash player

pagina 49
Indietro
Avanti