2.4.3 TRE SISTEMI PARTICOLARI: FRIULANO, LADINO, SARDO - IL SARDO
Il sardo è suddisivo in almeno quattro principali varietà:
campidanese parlato a sud, gravita su Cagliari ed è la varietà più innovativa;
logudorese comprende il Nuorese e la Barbagia ed è la varietà più conservativa;
gallurese parlato nel a nord est; presenta influssi toscaneggianti, fin dai tempi della dominazione di Pisa, nel XIII secolo;
sassarese parlato nel nord ovest.

Il sardo, che gli abitanti dell'isola chiamano "sa limba sarda" "la lingua sarda", e specialmente nella varietà logudorese, ha diversi elementi caratterizzanti, tra i quali:
• conservazione di -s finale, in parole che già in latino terminano in -s, anche nel plurale dei sostantivi e nella coniugazione verbale;

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• conservazione della -t finale nella flessione verbale;

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• conservazione dei gruppi di consonanti con l (pl, bl, cl, gl, fl) con successivo passaggio di l ad r in gran parte del territorio sardo;

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• conservazione dei suoni c, come nell'italiano "casa" o "chitarra", e g, come nell'italiano "gatto" o "ghiro", davanti ad e ed i. Sono pronunce arcaiche dello stesso latino, lingua nella quale si sono modificate in ce, ci, ge, gi.

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