2.1.1 L'AREA SETTENTRIONALE NEL SUO COMPRESSO
Ci sono dei fenomeni linguistici, di carattere fonetico, che risultano dall'evoluzione dal latino ai dialetti, che sono condivisi dai dialetti dell'area settentrionale, ma non condivisi dal toscano e dai dialetti centromeridionali. Questi fenomeni rientrano nel fascio di isoglosse che attraversa l'Appennino, grosso modo da La Spezia-Massa Carrara a Rimini-Fano.

Si tratta della sonorizzazione delle consonanti sorde, dello scempiamento delle consonanti intense o lunghe, graficamente rappresentate con le doppie.

Per quel che riguarda la sonorizzazione delle consonanti sorde si tratta di k, t, p, che si trovano in posizione intervocalica e che diventano rispettivamente g, d, v. L'evoluzione è la seguente: p diventa b e poi v.

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Lo scempiamento consiste in un indebolimento delle consonanti intense che si trovano in posizione intervocalica diventano semplici. Questo fenomeno prende il nome di degeminazione.

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Le consonanti si mantengono intense nel toscano e nei dialetti centromeridionali. L'indebolimento, caratteristica dialettale, tende a riflettersi anche nell'italiano parlato settentrionale con la riduzione delle consonanti intense. Ascolta alcuni esempi.

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