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ITALIANO - Il bestiario

a cura di Giorgio Ravanelli

Il bestiario

Gli animali fantastici nascono con l'uomo perché sono frutto della sua fantasia.

Quando l'uomo ancora non aveva tutte le conoscenze per darsi spiegazione dei fenomeni del mondo, le cercava anche negli animali, attribuendo loro poteri e significati straordinari. Così a volte gli sembrava di poter svelare il mistero della vita. Già la mitologia classica ha inventato animali che non sono stati mai dimenticati, come il minotauro, le sirene, il satiro e tanti altri.

Ma noi ci occuperemo in particolare del BESTIARIO.

Il bestiario è una raccolta di animali reali o fantastici che nasce nel Medioevo a partire dal XII secolo. Nei bestiari, scritti in volgare italiano, germanico e francese, gli animali sono raggruppati per argomento, cioè ci sono gli animali terrestri, acquatici, quelli che simboleggiano vizi o virtù. Anche se non mancano animali della mitologia classica, l'opera che più di tutte influenzò i bestiari fu il Fisiologo. Il Fisiologo è una descrizione di animali, vegetali e minerali, di cui non si conosce l'autore, che risale al II-IV sec. d.C. e che ha origine in una regione compresa tra l'Egitto e la Siria. Nel Fisiologo ci sono sia animali veri, come il pellicano, la salamandra, sia animali fantastici, come la fenice, gli ippocentauri, i formicaleoni. La caratteristica di questi animali è che assumono un significato religioso. Per esempio, la fenice muore e rinasce e ricorda la resurrezione di Gesù Cristo. Il Fisiologo fu tradotto nel V sec. d.C. in varie lingue, tra cui l'etiopico, il siriaco, l'armeno ed anche il latino, perciò i bestiari medievali ne subirono l'influsso.

Infatti, anche gli animali fantastici dei bestiari hanno un significato simbolico, come ad esempio l'UNICORNO, che è forse il più famoso.

L'unicorno è un capretto con un solo corno in mezzo alla testa . E' piccolo ma molto feroce ed è impossibile che qualche cacciatore lo possa catturare, però... se una fanciulla vergine gli si mostra, allora l'unicorno diventa docile e si lascia avvicinare. La cattura dell'unicorno da parte della fanciulla ricorda l'incarnazione dello Spirito Santo e il rinnovamento della pace e dell'armonia che esisteva nel Paradiso Terrestre.

E' importante dire che la leggenda dell'unicorno si trova anche nella mitologia cinese, dove, però, la sua nascita annunciava la nascita di un imperatore.

Come vedremo anche il DRAGO esisteva sia in Occidente che in Oriente con significati diversi e questo significa che a diverse latitudini e presso diversi popoli gli uomini sono accomunati da una stessa esigenza di darsi spiegazioni dei fenomeni dell'universo e della vita, che attraverso l'immaginazione e la fantasia crea, in questo caso, animali simili con un significato diverso.

Questo significa, inoltre, che quando i popoli si incontrano, sicuramente c'è uno scambio di informazioni e conoscenze tra culture, che vengono assimilate e rielaborate in base alla cultura propria di ogni popolo, arricchendola e non certo distruggendone le differenze. Perciò gli animali fantastici non temono la globalizzazione!

Il bestiario come genere non termina nel Medioevo, perché ancora oggi ne abbiamo degli esempi. Nel nostro percorso parleremo del "Manuale di zoologia fantastica" di Borges nella prima lezione, del "Bestiario" di Woody Allen nella seconda lezione e degli animali protagonisti dei racconti del "Bestiario" Julio Cortazar nella terza lezione.

Altri si potrebbero analizzare e scoprire, ma vogliamo che, nella quarta lezione, resti un po' di spazio anche per il .. VOSTRO BESTIARIO!

Buon lavoro e buon divertimento!



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