Narrazione



Ho svolto il ruolo di Tutor in tutte e tre le edizioni del Corso. I gruppi che ho guidato sono stati molto diversi, ma con tutti ho svolto il mio compito agendo dentro un piano cartesiano, i cui assi sono stati la crescita culturale del docente da una parte e lo scenario di fondo nel quale tale crescita acquista un senso, dall'altra
All. n. 1 , n. 2 , n. 3 )
I nodi a mio avviso significativi della mia buona pratica sono stati due.

Innovatività
riflessione sul ruolo del tutor

Riproducibilità
organizzazione

1. Ho coniugato la macrofinalità del percorso Poseidon - cioè quella di fare del docente una figura riflessiva capace di porsi in una prospettiva di studio, ricerca e sperimentazione – con l'indagine di percorsi utili per rispondere alla domanda posta da ogni corsista: perché? Dare loro una risposta di senso ha significato cominciare a far maturare la convinzione che il fare la manutenzione della proprie competenze professionali su un piano altamente scientifico, fosse necessario per potere facilitare negli studenti l'apprendimento di conoscenze essenziali per la costruzione delle competenze.
Complesso è infatti il profilo delle competenze - disciplinari, epistemologico/didattiche, psicopedagogiche, organizzative, di ricerca e sperimentazione - che ogni docente deve possedere e delle quali deve prendersi cura, entrando in un virtuoso circuito culturale che gli deve appartenere. Solo in tal modo potrà acquisire quella autorevolezza consapevole, atta a garantire la costruzione e azione di un processo di insegnamento – apprendimento positivo in termini di risultati ottenuti.

Innovatività
attenzione ai processi metacognitivi

Sostenibilità
il corso promuove cambiamenti che incidono sull’attività professionale

Per dare una risposta a quel perché? ho fatto riferimento alle esperienze professionali di ogni corsista - del quale acquisivo informazioni attraverso una Autopresentazione (All. n. 4 ) - orientandolo perché ponesse sul tavolo del confronto le proprie difficoltà, le proprie frustrazioni, a volte, e la convinzione, molto spesso, dell'impossibilità di farcela ad ottenere risultati di apprendimento soddisfacenti al tempo di internet e degli smartphone.

Innovatività
utilizzazione virtuosa delle pregresse esperienze professionali

Li ho 'agganciati' sistematicamente sul piano della valenza etica della nostra professione, che deve fare di ogni scuola un autentico presidio della democrazia, un luogo cioè in cui a tutti sia offerta la possibilità di acquisire le competenze di cittadinanza, nel rispetto delle singole capacità.
Per indurre una riflessione su temi urgenti relativi all'educazione e all'istruzione oggi, mi sono servita di molte pagine tratte da "Lettera ad una professoressa", di alcuni passi di "La testa ben fatta" di E. Morin, "I barbari" di A. Baricco, "Formare ai saperi. Per una pedagogia della conoscenza" di B. Martini.

Riproducibilità
strategie e materiali

La strategia è stata quella di provocare in ogni docente inquietudine e smarrimento rispetto alle proprie certezze, alle proprie frustrazioni, ai propri alibi, e di sollecitare il gruppo a condividere la necessità di superarli (All. n. 5 e n. 6 ). Tale strategia ha fatto da sottofondo all'intero corso, ne è stata la filigrana, intessuta pure dalla cura posta all'uso di un lessico pedagogico- didattico scientifico, anche per potere leggere ed interpretare i documenti normativi di riferimento (Nuove Indicazioni per la scuola di base, Linee Guida per la scuola superiore, Quadri di riferimento del SNV INVALSI).

Riproducibilità
strategie

Ho monitorato la validità del mio Tutoraggio somministrando ai corsisti un Questionario di gradimento, sia in ingresso, che in itinere e a conclusione del Corso. (All. n. 7 , n. 8 , n. 9 )

Valutabilità
monitoraggio dell’azione

La compilazione prima e la lettura poi dei dati offerti da questi strumenti, hanno attivato nei corsisti anche positivi atteggiamenti di autovalutazione; essi hanno avuto modo di riflettere sui cambiamenti che il percorso di formazione stava generando nel modo di progettare il proprio insegnamento, nella relazione con gli alunni, nella relazione con i colleghi del CdC , nel modo di valutare.

Valutabilità
confronto e autovalutazione

2. Un altro nodo significativo è stato affrontato nella fase della costituzione dei sottogruppi e della redazione del Progetto, definiti sulla base dell'analisi e della discussione sui materiali (All. n. 10 e n. 11 )

Innovatività
organizzazione del corso, aspetti metacognitivi

Anche in questo caso la cifra del mio lavoro è stata quella di dare ad essa senso a partire da riflessioni circa la competenza pedagogico - didattica del docente. Così ho condiviso con i corsisti l'impianto di una seria e coerente progettazione didattica, nei suoi diversi livelli, che deve riguardare ogni scuola, chiamata a progettare il curricolo disciplinare, da cui discende la progettazione didattica di classe, i cui segmenti, per essere realmente agiti, devono tradursi in unità didattiche di apprendimento coerenti nella propria strutturazione interna.

Innovatività
coinvolgimento dei corsisti/riflessione metacognitiva

Valutabilità
condivisione di strumenti per la progettazione, la riflessione, il confronto

Anche in questo caso ogni resistenza si scioglieva solo dando a tutto ciò lettura di sistema: progettare una unità didattica è importante perché è un'occasione di riflessione sulla propria classe e sulle ricadute del lavoro didattico all'interno del CdC, luogo in cui i curricula disciplinari dei Dipartimenti si incontrano per essere agiti in quella specifica classe. Così si simulava nel sottogruppo una porzione di CdC (quello dell'area linguistica), che doveva impegnarsi nella Progettazione centrata su conoscenze e connesse abilità riferibili a precise competenze (All. n. 12 e n. 13 ). Dopo, ogni docente del sottogruppo elaborava l'UDA da sperimentare nella propria classe, utilizzando modelli di riferimento da me forniti ai corsisti (All. n. 14 e n. 15 ) affinché potesse generarsi a posteriori un confronto reso possibile dall'avere progettato su indicatori comuni.

Valutabilità
confronto come aspetto fondamentale del corso

Alla sperimentazione in classe è seguita sempre nel gruppo una riflessione forte sui risultati valutati (All. n. 16 ) per andare ad identificare quali variabili fossero responsabili di eventuali difficoltà individuate nel processo e/o nel prodotto. Esse potevano addebitarsi a cause diverse, interne e/o esterne al sistema-classe, per cui conducevo il gruppo a formulare ipotesi di ri-costruzione del processo stesso, solo nei casi in cui le variabili fossero riferibili a fattori quali la gestione del tempo, la scelta dei contenuti, oppure la mediazione didattica tout court. I risultati di questa fase sono stati sempre molto interessanti perché arricchenti il gruppo e il singolo.

Radicamento

Tale modalità di lavoro cooperativo, è divenuto per i corsisti il modello da utilizzare poi nel lavoro con gli studenti.

Riproducibilità