Narrazione

La voglia di sperimentare nuovi metodi e nuove strategie per interessare e motivare i miei alunni, così distanti dal nostro mondo di adulti grandi e vaccinati, mi hanno spinto ad intraprendere un viaggio di cui non conoscevo a priori la meta, rivelatosi all'inizio duro e faticoso, trasformatosi in itinere in accattivante ed intrigante per trasformarsi in un arrivo meraviglioso ed affascinante.

Tutto è cominciato con la decisione di aderire al Corso di Formazione per docenti dell'area linguistica PON Educazione Linguistica e Letteraria in Ottica Plurilingue per migliorare la mia fase progettuale ad inizio anno, per integrare la mia programmazione con altre materie del mio Consiglio di classe, per apprendere nuovi metodi d'insegnamento e conoscere nuovi approcci metodologico-didattici, in special modo l'approccio della ricerca-azione con la sperimentazione in classe, allo scopo di interessare i miei alunni che vedevo sempre più lontani dal mio mondo. Spinta dalla voglia di mettermi in gioco e dal desiderio di confrontarmi con altri docenti, decisi di iscrivermi al corso con la consapevolezza di non essere all'altezza delle nuove tecnologie e di non riuscire ad ultimare il percorso. Una nuova visione dell'insegnamento delle lingue poi, così importanti al giorno d'oggi, che mi permettesse di guardare al futuro e di aprirmi all'Europa mi fece desistere dal demordere. L'offerta formativa mi sembrò ben adatta a sviluppare e migliorare il mio modo di lavorare con gli studenti perché convinta che li avrebbe particolarmente motivati stimolandoli al meglio. Inoltre avevo sempre detestato un insegnamento retrogrado e stantio senza alcun confronto con altre discipline.

Il gruppo di 15 docenti partecipanti al corso di sperimentazione è apparso subito coeso, disposto al confronto e al dialogo e così, stimolati dalla nostra docente tutor , abbiamo cominciato a prendere dimestichezza con la piattaforma e a conoscere lo svariato materiale didattico spendibile nel nostro insegnamento e conosciuto tanti autori che ci hanno fornito le loro esperienze anche in diretta nei laboratori sincroni. Abbiamo compilato svariate schede tra cui un questionario di analisi ed autoanalisi e sui nostri bisogni formativi. Dai risultati ottenuti, in base alle nostre affinità, siamo stati divisi in sottogruppi.

Aiutata da ciò, dalla guida della nostra docente tutor e dall'esperienza dei colleghi del corso, cominciai la mia sperimentazione in classe con momenti di riflessione sul mio operato in una continua "Ricerca/azione", spostando la mia attenzione sulle esigenze dei miei alunni, adattando i contenuti scelti in fase di programmazione ai loro bisogni formativi. La divisione in gruppi, mi ha permesso poi di socializzare molto di più col mio sottogruppo, composto da me e da altri 4 docenti di istituti diversi, e di creare un rapporto di complicità e di amicizia continuati anche a percorso ultimato. Un ottimo feeling anche con i docenti dell'intera classe con cui ci teniamo in costante contatto per darci consigli ed effettuare confronti. L'obiettivo principale in fase di progettazione è stato quello della gestione consapevole delle competenze di ascolto e parlato da parte dei discenti mediante l'ascolto in Italiano L1 e Ls1, Ls2, Dialetto siciliano, la drammatizzazione, la visione dei contenuti, la riproposizione orale e personalizzata di varie tipologie testuali quali favole, fiabe, racconti, novelle, cunti, opere in versi.

Prendendo spunto da ciò ognuno di noi ha cominciato il percorso di sperimentazione all'interno della propria classe; il mio è stato calato in una classe del biennio e precisamente in una seconda.

Grande è stato l'entusiasmo dei ragazzi che hanno tirato fuori quelle potenzialità che non credevo avessero e che loro non credevano di avere, per dar sfogo alla loro fantasia e alla loro creatività. Hanno imparato a saper riconoscere la struttura di un testo, capire lo scopo di un testo e il ruolo dei personaggi, riflettere sui contenuti linguistici, riscontrare affinità con altre discipline, inventare storie, disegnare, filmare, fotografare e cercare documenti come a loro tanto piace, acquisendo altri strumenti e metodi d'apprendimento. Con le nuove strategie dell'"Ascolto-Parlato", hanno imparato a saper ascoltare e a ritenere le cose che nella vita potrebbero essere utili a cominciare da ciò che si ascolta a scuola. Andando avanti col percorso, attraverso schede di autovalutazione, hanno riconosciuto i loro limiti e i loro punti di forza, aumentando la loro autostima. Hanno capito poi l'importanza delle lingue, ed il loro valore intrinseco nell'apertura ad un nuovo mondo: l'Europa. Quasi spontaneamente hanno tradotto in "Siciliano", loro dialetto, in "Francese" e in "Inglese" le lingue studiate a scuola, utilizzando a volte le varie lingue per farsi capire, considerando ciò, alla fine, come qualcosa di spontaneo.






Valutabilità

Hanno lavorato in gruppo e rafforzato il loro grado di socializzazione, mettendo a disposizione l'uno dell'altro, capacità e competenze. Tutto il percorso è stato costantemente da me monitorato con schede di valutazione ed autovalutazione, con comunicazioni via mail e relativo invio da parte dei miei alunni dei prodotti man mano da loro realizzati per apportarne le dovute correzioni.

Sono state utilizzate diverse tecniche come quelle del "brainstorming", del "cooperative learning" e del "circle time" in cui i ragazzi si sono confrontati, esprimendo il loro punto di vista, esternando i loro timori e a volte le loro frustrazioni esorcizzandoli, hanno evidenziato i diversi aspetti della società in cui vivono, apprezzando i valori positivi che oggi, ahimè, vanno sempre più scomparendo e sono sempre meno di moda. I colleghi del corso hanno seguito il mio esempio ed abbiamo lavorato quasi in simbiosi. Il modo di condurre le nostre lezioni ha cambiato decisamente volto e, con la complicità instauratasi, abbiamo tutti notato maggior rispetto e stima verso di noi ed un impegno maggiore da parte loro che abbiamo visto crescere e maturare sotto i nostri occhi e diventare un gruppo unito e coeso senza rivalità e antagonismo nell'obiettivo di riuscire a convergere verso un prodotto finale condiviso da tutti: un audio-book da esportare on line di cui sarebbero stati gli autori. E così, gradino dopo gradino, con bozze inviatemi per la correzione, disegni, fumetti, ricerche, vocabolari utilizzati per la traduzione nelle lingue straniere, incontri con un poeta dialettale, incontri di gruppo (gli alunni son stati divisi in sottogruppi), uso costante delle nuove tecnologie per inviare mail, scannerizzare, ricercare nuove app gratuite, registrare. Ciò, li ha fatti molto riflettere sull'importanza dei sani valori e della loro messa in pratica in un mondo in cui dominano gli anti-valori. È stato inoltre realizzato un video, con sottofondo musicale, con riflessioni, commenti e le foto dei momenti salienti dell'intero percorso.







Innovatività

Il lavoro è stato faticoso e stancante specie nell'ultima fase dell'anno in cui interrogazioni e compiti in classe incalzavano, ma questo ha fatto capire ai ragazzi che qualsiasi successo, compreso quello scolastico, non piove mai dall'alto ma é il risultato di quell'impegno e di quello spirito di abnegazione che li porterà poi a raccogliere i frutti e la gioia del loro lavoro.

Il libro e i nuovi metodi utilizzati hanno riscontrato tra altri alunni della scuola molto successo; anche tra i docenti di altri C.d.C. si è fatta strada la volontà di operare allo stesso modo. Sono convinta, che tale modello si possa proporre anche alle scuole del territorio. I giovani d'oggi non sono aridi ed apatici, vanno solo stimolati ad esprimere tutte quelle potenzialità che spesso non sanno di avere. La guida dei giovani è compito non solo della famiglia, spesso assente per svariati motivi, ma soprattutto della scuola, luogo in cui i ragazzi passano la maggior parte del loro tempo.



Sostenibilità

Il prodotto finale ed il lavoro svolto è stato apprezzato dall'intero Collegio dei docenti e dal Dipartimento "Asse dei linguaggi" i cui docenti hanno espresso il desiderio di provare la nuova sperimentazione all'interno dei loro C.d.C.

Radicamento

Penso che il terreno sia alquanto fertile per potere riproporre l'esperienza, sia nella mia scuola, che nel territorio con altre scuole in rete, e che si potrebbero realizzare delle azioni con i fondi dei PON con gli stessi obiettivi di questa progettazione, aggiungendone eventualmente anche dei nuovi. Si potrebbero spingere per esempio i ragazzi ad animare i fumetti e i disegni del libro e a cercare insieme nuove strategie didattiche e tecnologiche. Il percorso effettuato sarà proposto, come buona pratica, ad altri consigli di classe per cominciare a pensare ad un nuovo modo di intendere la scuola mettendo al centro dell'azione didattica i bisogni e le aspettative dei giovani, nonché la loro creatività.



Riproducibilità

Giusy Miceli