Narrazione
Nella sperimentazione che ho condotto nelle classi I e II della secondaria di I grado, ho cercato di guardare all'insegnamento della lingua italiana in un'ottica innovativa. Anche la riflessione linguistica ha visto emergere un orientamento rivolto all'acquisizione e uso di una lingua "ragionata". Tra I tanti modelli mi è sembrato che quello valenziale sia stato il più produttivo perché ha posto al centro l'alunno con le sue abilità e ha permesso l'autoapprendimento spinto da motivazione. È risultato produttivo anche con gli alunni più deboli, poiché ha agito sulla motivazione.
Motivazione e innovazione
Con gli studenti ho cercato di mettere in pratica ciò che è emerso durante i sincroni e nel corso degli incontri in presenza del PON. I suggerimenti, le condivisioni ma anche i dubbi dei colleghi e della Tutor, sono stati importantissimi ai fini dell' orientamento del lavoro.
Mi è sembrato evidente che la validità delle strategie utilizzate durante la sperimentazione non si esauriva nella situazione scolastica ma poteva essere trasferita al di fuori, in contesti comunicativi e pragmatici. Un esempio: riflettere sulla valenza del verbo, in contesti frase costruite 'in vitro' ha fatto conseguire la riflessione sugli usi traslati della lingua fondamentali nella comunicazione verbale.
L'esperienza condotta nelle classi si è rivelata riproducibile in situazioni e ambienti analoghi ed estensibile a contesti diversi in cui agiscono altri colleghi.
L'esperienza con gli alunni è stata orientata in modo da rilevare in itinere il grado di raggiungimento degli obiettivi; man mano che la sperimentazione progrediva ho notato negli alunni una maggiore consapevolezza. Inoltre, attraverso la rielaborazione autonoma dei contenuti appresi negli alunni è avvenuta la trasformazione dallo stimolo all'interiorizzazione.
Accanto a ciò gli studenti hanno mostrato maggiore responsabilità nel prendersi cura, in prima persona, del proprio processo cognitivo. Questo processo è stato reso possibile anche dall'uso delle tecniche del cooperative learning.
Dalla sperimentazione che ho finora attuato, analizzando gli esiti attraverso prove di verifica, (domande a scelta multipla con 4 alternative di riposta, cloze, ecc), e guardando la modalità con cui l'apprendimento è stato raggiunto, ritengo di poter affermare che i risultati conseguiti dagli studenti si manterranno nel tempo anche dopo la chiusura del progetto.
La continuità e la stabilità dei risultati riguardano sia aspetti cognitivi che metodologici e mi è sembrato opportuno prevedere per il nuovo anno scolastico, azioni in continuità. A conclusione della sperimentazione posso affermare che potranno generarsi nuovi livelli di coinvolgimento per esperienze simili a livello della scuola di appartenenza o anche nel territorio.