Narrazione

Come ogni docente, quando ho intrapreso il corso PON Educazione linguistica e letteraria in un'ottica plurilingue (Poseidon), avevo maturato delle aspettative in ambito metodologico, come ad esempio il consolidamento delle competenze didattiche in relazione ai bisogni degli studenti e alle novità sociali e culturali. L'aggiornamento infatti non riguarda solo i saperi disciplinari e le riletture critiche che di essi vengono fatti, ma interessa la sensibilità relazionale, le modalità d'interazione, le novità pedagogiche in relazione a generazioni che cambiano velocemente stili e modalità di apprendimento.

Atteggiamento propositivo

Incrementare l'utilizzo di ausili tecnologici, per fruire delle possibilità formative offerte dal digitale, ha sempre costituito per me una sfida, come nell'anno dell'immissione in ruolo, quando ho trascorso molte ore sulla piattaforma dell'Indire a consultare le novità tecnologiche destinate a migliorare il lavoro dei docenti di sostegno.

Interessi culturali e professionali

Il patto formativo, sottoscritto quando ancora muovevamo i primi passi insieme alla tutor Sonia Caputo, ha costituito una dichiarazione d'intenti che sapevo avrebbe condotto al buon esito del percorso, perché i presupposti vi erano tutti, dal clima relazionale amichevole, teso ad appagare le curiosità professionali e ad instaurare un confronto cooperativo e collaborativo, alla presenza di una tutor dotata di senso pratico e di disponibilità. Infine, sapevo che la Dirigente avrebbe sostenuto i nostri sforzi, in quanto tesa a potenziare le competenze dipartimentali e sfruttare per i docenti e gli studenti tutte le reali opportunità di crescita culturale e professionale.

Analizzando l'offerta formativa del corso PON Educazione linguistica e letteraria in un'ottica plurilingue (Poseidon) tornavo a riprendere in considerazione saperi che avevano costituito la mia formazione teorica, avendo conseguito, dopo la laurea in filosofia, quella in lettere classiche.

Progettualità

Saperi che venivano ora riproposti in forma aggiornata, richiamando le novità epistemologiche e nello stesso tempo collegandole in modo nuovo e significativo, legittimando una mia vecchia convinzione circa l'artificiosità dei confini tra le varie discipline, confini che il docente deve essere in grado di superare quando si rivolge ai propri studenti se vuole condividerne a tutto tondo le esperienze conoscitive. Accedere gratuitamente alle novità editoriali e alla formazione delle altre discipline, anche attraverso i corsi PON e CLIL, significa allargare il proprio orizzonte culturale e nello stesso tempo, sul versante psicologico, acquisire ulteriore fiducia circa la propria professionalità.

Insegnare filosofia oggi significa, infatti, non smettere di guardare all'universo delle lingue e delle letterature nel tentativo di recuperare le tessere di una cultura che non è mai frammentata o episodica, per costruire strutture mentali dinamiche e unitarie.

Insegnare filosofia significa, in concreto, stabilire confronti, mettere in rapporto, e ciò può avviene facendo anche riferimento alla letteratura, all'arte, al cinema, alla musica e alla fotografia.

Innovatività:
visione interdisciplinare

La comprensione del concetto di agape in Sant'Agostino può essere mediato, oltre che dalla lettura delle Confessioni, dal film del 2010 di Christian Duguay.

Il film ripropone inoltre il ricco armamentario di anafore, parallelismi, allitterazioni, simmetrie, chiasmi, ecc., che avvicinano alla retorica antica e, nello stesso tempo, ricostruiscono una temperie psicologica e un tipo spirituale. Il Banchetto di Platone di Marco Ferreri, un film girato nel 1989, può costituire un'introduzione suggestiva al Discorso di Diotima contenuto nel Simposio di Platone. Il film di Fernando Muraca Duns Scoto ricostruisce la quaestio disputata alla Sorbona di Parigi, agli inizi del XIV secolo, della Immacolata Concezione di Maria e può essere di ausilio per la comprensione dei nuovi generi letterari e filosofici medievali.

Innovatività:
scelte, contenuti, approccio

Il Roman de la Rose di Guillaume de Lorris e Jean de Meung, I racconti di Canterbury di Goffrey Chaucer, la Storia delle mie disgrazie di Abelardo propongono vicende sentimentali e spunti retorici e offrono una miniera inesauribile di materiale da declinare in un'ottica interdisciplinare per ricostruire la cultura e la filosofia medievale.

Riproducibilità

La sperimentazione è stata pensata come risultato delle sollecitazioni offerte dal PON Educazione linguistica e letteraria in un'ottica plurilingue (Poseidon) e in continuità con la tradizione dei Laboratori di progettazione didattica del Telesi@ e delle "lezioni sul campo". È stata pensata inoltre alla luce di alcuni obiettivi:

Radicamento
  • prevedere, in ogni laboratorio, la lettura e l'analisi di opere e di autori non reperibili online, al fine di dare ai giovani la consapevolezza dei limiti del Web, perché recuperare gli spazi fisici delle biblioteche diventa determinante per non far cadere nell'oblio un patrimonio letterario e psicologico a cui attingere, per dar voce al bisogno dei giovani di raccontarsi e conoscersi;
  • superare i tempi curriculari dell'insegnamento delle discipline puntando su metodologie innovative quali il Flip Your Classroom.
  • Innovativita:
    finalità, metodologie
  • Circa questa metodologia si fa riferimento all'opera di Aaron Sams e Jonathan Bergmann, Flip Your Classroom: Reach Every Student in Every class Every day.
  • Il materiale didattico è stato condiviso mediante l'utilizzo del blog della classe messo a disposizione dal sito dell'Istituto Telesi@.

    La valutazione della sperimentazione è stata effettuata facendo ricorso alle diverse tipologie di verifiche e ai criteri condivisi a livello collegiale.

    Valutabilità:
    strumenti, procedure

    Inoltre, i momenti di confronto interdisciplinare circa gli esiti del lavoro, sia in fieri che finale, hanno reso possibile un'accurata annotazione degli interventi, dei contributi e delle performances degli studenti. Il "diario di bordo" della sperimentazione, frutto di un meticoloso e proficuo lavoro di osservazione svolto dai singoli docenti in relazione alla classe e alle singole componenti, ha consentito di tenere conto, in modo più adeguato della complessità della crescita personale degli allievi.

    A tal proposito, occorre sottolineare due ulteriori prassi che hanno favorito una valutazione più adeguata dei processi di apprendimento:

    Radicamento nell'Istituto di scelte innovative
  • l'utilizzo del registro elettronico che ha ampliato gli spazi destinati alle annotazioni dei docenti, rendendo più semplice la condivisione della valutazione dei singoli allievi;
  • la compilazione, a cura del coordinatore di classe, di un diario di tutte le iniziative formative, scolastiche ed extrascolastiche, a cui la classe o i singoli allievi partecipano.