Narrazione

La pratica didattica di seguito narrata è stata svolta in una classe di secondo anno del Liceo Classico. All. 1

Nato dalla rilevazione dei bisogni formativi degli allievi all'inizio dell'anno scolastico, il progetto didattico è stato volto a motivare allo studio delle discipline considerate, a stimolare l'interesse per la riflessione linguistica, evitando l'astrattezza grammaticale, e a praticare l'esercizio della traduzione da intendersi non come processo meccanico di applicazione di regole, bensì come strumento di conoscenza del testo. In tal modo la riflessione sulla lingua e la mediazione linguistica rappresentano il presupposto di base per l'interpretazione e la valutazione del testo letterario, classico e moderno, al fine di consentire allo studente di immedesimarsi in un mondo diverso dal proprio.

Riproducilità
dell'esperienza

Innovatività:
visione della disciplina, contenuti

Il focus delle attività è stato posto sulla centralità del testo e su un confronto in ottica plurilingue (greco, latino, italiano) sul mito di Teseo e il Minotauro.

La lettura del mito in lingua greca è avvenuta in applicazione del metodo ørberg, che consente un'esplorazione del testo in prospettiva situazionale verso una sua comprensione globale, necessaria affinché gli studenti possano poi compiere un'analisi locale del testo, cioè frasale ed interfrasale. Questo compito è stato svolto in prospettiva semantica e morfosintattica, in applicazione del modello valenziale di descrizione del funzionamento della frase.

Riproducilità
di strategie

In tal modo si è scavato nei significati del testo e questo ha consentito una traduzione riflessiva, confrontabile con altre rispetto alle quali accendere tra gli studenti un confronto motivato e consapevole (All.2, I STEP, Attività n.1 ).

Innovatività:
centralità dello studente

Infatti la cifra del lavoro in classe, anche con il testo in latino tratto da Igino, Fabulae, 41-43, più complesso dal punto di vista sintattico, è stata quella di abituare gli studenti al conflitto delle interpretazioni nel rispetto dell'altrui opinione ed esprimendo la capacità di motivare la propria. In tal senso un ruolo fondamentale lo ha svolto la traduzione di lavoro, un autentico work in progress che rende possibile attivare ogni apprendimento lessicale - semantico, morfosintattico e strutturale che consenta di indagare il testo fino a comprenderlo e a potere restituirlo in una lingua diversa.

Il laboratorio di traduzione si è trasformato così in una officina dentro la quale ogni studente, mettendo a disposizione del compagno le sue conoscenze, le sue abilità, seguendo altresì i propri tempi e stili di apprendimento, ha potuto partecipare in maniera cooperativa al progetto di comprensione e trasferimento di un contenuto testuale da una lingua ad un'altra.

Innovatività:
modifiche nella metodologia e nel setting d'aula

Questa modalità ha consentito un lavoro d'aula autentico in un'ottica plurilingue, che ha reso agli studenti semplice lavorare anche sulla comparazione di parole attinenti agli stessi ambiti semantici. (All.2, I STEP ).

Innovatività: valorizzazione degli stili di apprendimento

Questa fase è stata la piattaforma ideale per rendere consapevoli gli alunni della possibilità di trasferire conoscenze e abilità già sviluppate sui testi classici, nei testi letterari in lingua italiana, procedendo dalla lettura e comprensione alla riflessione e valutazione in ordine alla forma e al contenuto del testo.

In tale direzione testi non semplici, quali "La casa di Asterione" di Borges e "Minotauro - Una ballata" di Dürrenmatt, sono stati letti e compresi grazie ad una abitudine all'indagine tematica veicolata dalla focalizzazione di parole o espressioni portanti rispetto alla sequenza temi-remi, nella quale un contenuto testuale si snoda. L'approfondimento dei nodi tematici ha consentito agli studenti, altresì, di potere impegnarsi in una elaborazione scritta per riflettere sulle lingue come veicolo di significati e meccanismi di pensiero che non tramontano nel tempo, ed anche sul modo linguisticamente diverso con cui ciascun tema viene sviluppato all'interno dei testi analizzati (All.2, II STEP ).

Innovatività:
attenzione agli aspetti meta cognitivi; trasferibilità delle competenze acquisite

Il lavoro didattico fin qui condotto ha fatto emergere quanto sia essenziale padroneggiare un testo sul piano linguistico per comprenderlo sul piano tematico, su cui attivare riflessioni e valutazioni.

Innovatività:
visione della disciplina

Così il lavoro svolto ha reso possibile il confronto sul mito tra testi classici e testi letterari contemporanei e ha offerto una preziosissima opportunità di valutare quanto il mito, nella sua trasmissione classica e nella sua rivisitazione in chiave moderna, sia un canale sempre efficace per veicolare messaggi, valori e suggestioni che appartengono da sempre al bisogno dell'uomo di indagare la conoscenza di sé e il confronto con l'altro.

L'attività, centrata sul plurilinguismo, ha determinato una ricaduta significativa principalmente sulla motivazione allo studio del testo letterario e ha migliorato il rapporto con le lingue classiche. La metodologia applicata ha registrato effetti decisamente positivi: gli allievi hanno partecipato significativamente alle attività di gruppo concordando e, talvolta, offrendo validi suggerimenti allo svolgimento delle attività stesse. In tutti si è evidenziata una maggiore motivazione ed è emerso un apprezzabile spirito di collaborazione e di cooperazione. Sono state utilizzate griglie (All.3 ) per osservare i comportamenti degli alunni nel corso delle attività e per valutare il livello di collaborazione all'interno dei gruppi di lavoro, al fine di operare interventi mirati al riequilibrio. Sono stati determinanti i momenti di confronto attraverso i quali gli alunni hanno acquisito la consapevolezza di aver curato e realizzato, con esiti positivi e vari, i diversi aspetti della testualità (All. 5 ).

Valutabilità:
rilevazione dei risultati
Valutabilità:
strumenti di valutazione (quantitativi, qualitativi)
Valutabilità:
momenti di riflessione e autovalutazione

I momenti dedicati alla valutazione e, più in generale, al confronto tra gli allievi e con la docente hanno permesso di consolidare la convinzione che la valutabilità della pratica didattica viene determinata dalla frequenza e dalla ricchezza delle attività e degli strumenti di valutazione, i quali tutti offrono la possibilità di tenere sotto controllo i processi in corso e, al contempo, l'opportunità di apportare modifiche o correzioni in corso d'opera.

Valutabilità
modalità

Dal punto di vista della crescita professionale, innovativo è stato il riscontro immediato dato a vari livelli da ciascun allievo, oltre che della partecipazione viva e propositiva, di un contributo personale decisamente apprezzabile e, in alcuni casi, degno di lode. Questo ha consolidato una maggiore fiducia sulla ricchezza delle risorse degli allievi in situazioni di apprendimento nuove, con strategie centrate sulla cooperazione e volte alla costruzione del sapere, nonché una più alta convinzione della centralità degli studenti come pilastro fondamentale di qualsiasi intervento didattico.

Sostenibilità:
dei cambiamenti messi in atto

L'esperienza è stata orientata dal lavoro svolto con i colleghi del corso e con la tutor, prof. A. Gueli, nell'ambito di un progetto di gruppo dal titolo: "Linguaggio, topoi, mito e favola" in collaborazione con altri tre docenti della stessa disciplina e della stessa scuola. (All. 4 )

Innovatività:
progettazione, confronto

Essa ha fatto emergere la convinzione che questa prassi potesse essere riproducibile non solo nella stessa classe, ma anche in situazioni e contesti analoghi. Per tale ragione sono stati condivisi gli esiti di apprendimento del processo di insegnamento/apprendimento testé narrato con i colleghi del Consiglio di classe e si è cercato di proporre esperienze simili in classi parallele in collaborazione con colleghi del Dipartimento disciplinare, ritenendo di altissima valenza formativa, professionale ed umana, ogni forma di coinvolgimento, di collaborazione e di confronto tra chi opera nella scuola.

Riproducibilità
di contenuti,strategie, organizzazione

Radicamento