Narrazione

Nel corso di formazione 2010/2011 ha assunto un significato peculiare il lavoro del gruppo MARSORAGANÙ (acronimo dei nomi delle corsiste, rispettivamente: MARia Rosaria Di Deco , SOnia Benedetto , RAffaella Volpe , GAbriella Foresta e Concetta Condino detta NUccia) che ha attivamente partecipato alla  comune ricerca.  
La discussione e il confronto sulle varie aree tematiche, curvate tutte in ottica plurilingue, ha guidato il gruppo non soltanto nella comprensione della corretta connessione tra saperi e competenze, ma anche nell’individuazione di pratiche di riflessione e modalità professionali d’interazione, funzionali al superamento di forme di insegnamento prevalentemente autoreferenziali.

Durante tutto l’iter le corsiste hanno utilizzato gli strumenti di comunicazione, sincroni e asincroni, disponibili sulla piattaforma, per dialogare e riflettere insieme  su quanto andavano leggendo, per discutere, alla luce delle personali esperienze professionali e dei riferimenti teorici, questioni e problemi incontrati nella pratica didattica, ipotizzare possibili interventi da sviluppare e sperimentare nei diversi insegnamenti: un processo insomma di Ricerca/Azione,  (sempre fondamento di una buona didattica) che le ha aiutate a cambiare le loro prospettive disciplinari, a  condividere idee e progetti, a elaborare procedure applicative e garantirsi la possibilità di trasferire nelle proprie classi (tutte diverse) il percorso formativo scelto secondo analoghe modalità.                             

RIPRODUCIBILITÀ dell’esperienza di collaborazione

In un tale ambiente di apprendimento, basato sul dialogo tra pari e sulla riflessione meta cognitiva,  le corsiste, in costante contatto con la tutor, si sono confrontate per  sviluppare e condividere protocolli, individuare prospettive plurilingui  nelle attività didattiche, focalizzare l’attenzione sugli studenti al fine di renderli parte attiva nei percorsi, creare strumenti efficaci di rilevazione delle abilità e delle competenze, implementare le attività di sensibilizzazione rispetto all’introduzione di nuovi saperi, richiamare contesti di vita reale in cui impiegare i saperi, ricercare e utilizzare materiali autentici, pertinenti, finalizzati ad attribuire senso all’apprendimento, riflettere sulle strategie cognitive e comunicative di progettazione e controllo dell’apprendimento, valutare i processi d’insegnamento/apprendimento.
Punto di riferimento per l’elaborazione del progetto condiviso   è stata la riflessione proposta nei materiali di studio dell’ area La centralità del testo e la didattica , e nel percorso Persuasione e retorica. Il potere della parola. L’argomentazione nei testi letterari .
La tematica che lega i singoli contributi  è la funzione persuasiva che la parola assume quando mira a coinvolgere, influenzare, persuadere il ricevente/ destinatario. Ciò si ottiene con argomentazioni probanti, sfruttando la “forza” della parola che, usata nei suoi significati propri o traslati e  nella sua funzione denotativa o connotativa, agisce sul messaggio modificandone la valenza  e   rendendo  più incisiva la comunicazione.
I percorsi, relativi alle discipline Italiano, Latino e Francese, per lo più pensati per classi parallele, si articolano  intorno a testi di  diverso tipo  (continui, misti, iconografici, filmici) e sono funzionali tutti al medesimo dominio (la lettura a fini educativi) e alla  medesima questione: la forza che la parola assume  nel testo argomentativo, dall’orazione giudiziaria alla propaganda politica, alla pubblicità, di epoche e  culture diverse.  
Nel rimodulare il percorso scelto gli interventi sono stati declinati per il  primo biennio in italiano, latino e francese (Di Deco, I meccanismi argomentativi e l’arte della persuasione nella pubblicità II LSC), francese e italiano (Condino,  Interculture et pub , II IT), latino, italiano  e arte (Benedetto, Indagine su Lucrezia , II LSC),  Latino (Volpe, La tesi paradossale: la militia amoris (II LSC); per il secondo biennio è stato progettato un percorso in latino (Foresta, Il topos della laus eloquentiae , IV LSC).
Su ciascuno dei testi in cui è evidente la funzione persuasiva sono state proposte diverse attività finalizzate, in ogni lingua, a potenziare le medesime abilità relative alla comprensione a livello  lessicale,  morfologico sintattico, semantico e  testuale.
Scopo del   lavoro è  stato insegnare a comprendere e utilizzare le tecniche e le strategie  dell’ argomentazione, in testi di vario tipo, letterari  e non. Pratiche di interazione orale (discutere opinioni su temi attuali) hanno stimolato e motivato gli alunni all’immediato riutilizzo delle tecniche argomentative e, contemporaneamente, hanno educato all’ascolto e al rispetto dell’altro.

INNOVATIVITÀ: riflessione meta cognitiva

Tutti i percorsi sono stati sviluppati secondo la medesima procedura che prevede, una volta stabilità la competenza da acquisire (voglio che l’apprendente sia capace di …,  competenza definita in termini di compito da realizzare) la declinazione dell’intervento in termini di bisogni linguistici e conoscenze (identifico gli obiettivi, pragmatici, linguistici e socioculturali), supporti e attività linguistiche (scelgo supporti autentici in funzione delle competenze da attivare, delle attività linguistiche privilegiate e delle indicazioni per il curricolo), strategie da seguire (stabilisco metodologia e cronologia delle attività necessarie alla riuscita del compito: affinché l’apprendente pervenga a … è necessario che si eserciti a …), valutazione (stabilisco dei criteri legati all’attività linguistica privilegiata nel compito e li comunico agli apprendenti).

INNOVATIVITÀ di procedure

Pur non avendo nessuna classe in comune, in fase di progettazione il gruppo ha deciso di seguire, nello svolgimento delle attività metodologie e strategie comuni al fine di cogliere l’occasione per un esame contrastivo delle questioni linguistiche, di  favorire la riflessione meta cognitiva,  di definire parametri di valutazione condivisi.

RIPRODUCIBILITÀ: organizzazione del lavoro

Per tutte le classi, quindi, gli interventi sono stati articolati in momenti di Brainstorming (per attirare l’attenzione degli studenti e richiamare le conoscenze pregresse), di lezione frontale (per introdurre nuovi argomenti), di lezione laboratoriale (lavori di gruppo, ricerca collaborativa, utilizzo di strumenti informatici), di lezione interattiva (per un maggiore coinvolgimento durante le fasi del processo educativo).

INNOVATIVITÀ: metodologie e setting d’aula

L’utilizzazione di test di autovalutazione in itinere (per l’insegnante e per lo studente) ha permesso di monitorare i processi, valutarne man mano gli esiti, riorganizzare il lavoro in funzione del successo formativo.

VALUTABILITÀ: momenti di autovalutazione

Dal momento che il progetto era essenzialmente finalizzato a definire modalità di intervento utili ad educare i ragazzi ad una cittadinanza attiva e consapevole, il gruppo ha  ritenuto opportuno valutare con attenzione solo alcune delle performance degli studenti ricorrendo a griglie e criteri elaborati per altre situazioni.
La valutazione della competenza generale relativa alla comprensione-riscrittura dei testi argomentativi e all’interazione orale a scopo persuasivo, intese come un insieme di abilità da mobilitare, ad esempio,   è stata generalmente valutata. A questo proposito  si è tenuto conto dei parametri del “Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue Moderne” e delle indicazioni suggerite nelle aree La didattica della lettura, comprensione e riscrittura dei testi , Valutazione degli apprendimenti linguistici .

 La tematica scelta, sviluppata in ottica  plurilingue e interculturale (si vedano in particolare i moduli “ Indagine su Lucrezia” e Interculture e pub”),  è risultata particolarmente interessante per i ragazzi che, emotivamente coinvolti, generalmente hanno lavorato con entusiasmo e partecipazione.

VALUTABILITÀ: selezione degli obiettivi chiave

L’attenzione e la cura poste nel  verificare  quanto il percorso scelto potesse ben adattarsi alle classi, nel condividere  procedure di riprogettazione, realizzazione, e osservazione dei processi   hanno garantito la fattibilità dell’intervento  e la sua riproducibilità in contesti diversi.

RIPRODUCIBILITÀ

Nei fatti, proprio nel superamento dei problemi che l’operazione implicava, il gruppo di lavoro ha affinato le proprie competenze professionali: operare in gruppo per rielaborare il percorso di riferimento e apportarvi le modifiche, che sono ora esempio di originalità, è stata l’occasione per approfondire questioni metodologiche, per crescere professionalmente e, più in generale per ri-flettere, sia individualmente che in gruppo, sulle metodologie più consone e sulle pratiche più adeguate al raggiungimento   di obiettivi formativi, sia per gli insegnanti che per gli studenti.

SOSTENIBILITÀ e RADICAMENTO