Narrazione

Il nostro Istituto IIS IPSIA ITI “Ezio Aletti” di Trebisacce ha completato un corso di formazione PON B 10 “Educazione linguistica e letteraria in un’ottica plurilingue”. Il progetto di tipo blended ha interessato sia la formazione dei docenti che quella degli allievi che sono diventati attori del processo didattico innovativo che questa azione ha promosso.
La formazione blended ha interessato 6 docenti del corso di enogastronomia, tra cui 3 docenti del corso serale. Il nostro tutor prof.ssa Anna Scola, dopo aver esaustivamente definito i nodi centrali della formazione e lo scenario plurilingue e pluriculturale in cui si inserisce, si è soffermata sulla necessità di fare gruppo e di essere portavoce di questa innovazione didattica nei relativi consigli di classe e collegio docenti. Come docenti abbiamo prontamente risposto a questa richiesta con spirito di aggregazione, coesione, apertura verso l’innovazione didattica, lavoro di squadra anche se non sempre con capacità di creare momenti di discussione condivisi.

Nella fase della sperimentazione diretta agli alunni, il team ha operato coinvolgendo classi parallele e miste in quanto risultava più facile lavorare sui bisogni formativi comuni e, quindi, meno dispersivo monitorare il livello di apprendimento delle classi. Tuttavia, la pregnanza dei materiali e il desiderio di rispondere a bisogni diversificati ci ha fatto spingere più in là.
Nella fase di avvio del percorso di sperimentazione in classe, il team si è riunito in open space, coinvolgendo altre figure professionali dell’istituto per definire il breve percorso da cui far partire l’innovazione didattica attraverso la selezione di titoli e sottotitoli, di divisione in fasi di lavoro, di scelte didattico-metodologiche, strumenti, risultati attesi e modalità di valutazione.

Innovatività

Questa formazione ha rappresentato l’opportunità di rinnovare e dare un impulso nuovo al ruolo di docente, e acquisire strategie didattiche e tecniche diversificate coerenti con i bisogni formativi (conoscenze e competenze), valendosi del supporto delle ICT per ottimizzare i tempi in aule sempre più multietniche e multiculturali e quindi plurilingue. La nostra utenza è costituita da nativi digitali, alunni aperti e competenti nell’uso dei media digitali, dotati di originalità, creatività e voglia di mettersi in gioco.

Ruolo del docente

I docenti in formazione si sono ulteriormente suddivisi in sottogruppi lavorando in maniera incrociata su diverse aree tematiche: Sviluppo della competenza semantico-lessicale, Valutazione degli apprendimenti linguistici, Didattica della lettura, Topoi e temi letterari focalizzando l’attenzione in modo particolare su: Letteratura del diverso / Andar per osterie . Il sottogruppo A ha lavorato al percorso “Sono Uguale a Te”. Il sottogruppo B, invece, ha elaborato il percorso “From the kitchen to the table” considerando il cibo un collante eccezionale per veicolare letteratura, storia, cultura e tradizioni.
I due percorsi si sono spesso incrociati e ‘scontrati’ in una coralità di voci realizzando quanto richiesto da una formazione a carattere multidisciplinare, integrata e in ottica plurilingue, coinvolgendo più discipline e più consigli di classe: dal diurno al serale.

Scelta aree tematiche e percorsi

Le discipline coinvolte sono state: Servizi di sala, Servizi di cucina, Inglese, Francese e Italiano. Inoltre si è fatto ricorso al Laboratorio musicale, e al Laboratorio teatrale dell’Istituto con l’ausilio di associazioni culturali ed Istituzioni locali quali l’Albero della Memoria, il Museo dell’arte olearia e della cultura popolare, artisti locali, associazione migranti, il comune di Trebisacce e di Oriolo della provincia di Cosenza nonché l’Assessorato ai Servizi Sociali e PPII (Amministrazione provinciale di Cosenza).
La realizzazione dei prodotti finali ha utilizzato differenti codici dalle lingue all’arte, dalla conversazione alla recitazione, dalla espressione alla traduzione, con trasferimenti performativi da un codice all’altro.
Ci si è avvalsi di immagini, canzoni, film, social media, poesie con l’ausilio dei media digitali.
Le lingue utilizzate sono state sia L1, L2, LS: italiano, inglese, francese, arabo, ucraino, albanese, rumeno.
Tra i prodotti realizzati con le ICT il blog ci ha accompagnati durante la sperimentazione ed è stato un valido supporto per gli alunni.
Inoltre, ppt, video, animazione e pièce teatrale e musicale, e performance in lingua inglese sono stati caricati man mano sul sito web d’istituto.
Sono risultati molto utili anche glossari in lingua inglese e francese realizzati dai ragazzi sotto forma di booklet.

Coinvolgimento dei consigli di classe e delle istituzioni locali

Riteniamo che i nostri percorsi sperimentali possano essere considerati buone pratiche, perché la ricaduta sugli allievi è stata notevole e gratificante in termini di motivazione all’apprendimento, centralità dell’azione didattica sull’allievo, identità e dignità delle lingue in quanto espressione culturale di un popolo, spin-off per una consapevole cittadinanza europea, e per l’integrazione e inclusione di studenti nativi e non nativi. E’ stato, inoltre, un successo scolastico in termini di acquisizione di competenze. La ricaduta sull’apprendimento scolastico si è rivelata molto significativa poiché nelle classi interessate alle sperimentazioni si è verificata, non solo, una forte riduzione delle bocciature, ma anche una rimotivazione allo studio che ha sorpreso i consigli di classe interessati.

Sostenibilità

La fase di sperimentazione si è avvalsa di questionari e griglie di valutazione (Griglia di valutazione integrata , e autovalutazione (Scheda di autovalutazione dello studente , autovalutazione delle competenze QCER ).
L’autovalutazione da parte degli allievi ha rilevato l’efficacia dell’apprendimento in rete, l’utilizzo efficace delle ICT, il miglioramento delle competenze linguistiche e letterarie, e la validità di una didattica collaborativa che esalta le competenze individuali, in un percorso flessibile focalizzato sulla centralità dello studente. Il momento dell’autovalutazione è stato utile anche per il gruppo dei docenti che, riflettendo sul proprio percorso, è riuscito a comprendere i punti di debolezza della formazione e ad apportare le modifiche necessarie.

Valutabilità: questionari e griglie di valutazione

Si è osservato un fenomeno altamente positivo negli allievi, soprattutto negli alunni extra comunitari, in quanto tutti hanno appreso, serenamente e in maniera integrata, diverse discipline senza disperdere le loro conoscenze pregresse, bensì valorizzandole. Inoltre hanno interagito con più facilità con altri linguaggi settoriali utilizzando i social network, il Web, la musica, laboratori comunicativo-espressivi con trasferibilità di codici linguistici e artistici. In questo senso la valutazione è stata efficace poiché si sono utilizzate prove integrate con la stessa struttura, critri simili e uguale terminologia.
Il carattere innovativo è stato garantito dalla ricchezza e varietà dei materiali e dall’azione formativa centrata sull’allievo, dal lavoro di squadra, da una metodologia basata sul “cooperative learning”, dalla mutualità del ruolo del docente da trasmettitore di competenze a facilitatore.

Lavoro di squadra

L’allievo ha saputo ritagliarsi un proprio ruolo in relazione ai propri interessi, alle proprie capacità e alla rilevanza della propria creatività.
L’azione didattica e formativa all’interno dell’Istituto è risultata efficace in quanto ci si è confrontati con nuove procedure, nuove strategie d’apprendimento e insegnamento, ed una consistente ridefinizione dei ruoli. La ricaduta è stata decisamente positiva sia per docenti che per allievi e sicuramente di forte impatto nelle classi, con esiti positivi che si protrarranno anche nei prossimi anni scolastici.

Innovatività: centralità dell’alunno

Il percorso va, inoltre, ad armonizzarsi con altri progetti presenti nel POF dell’istituto e con programmi di attività di Associazioni ed Enti pubblici e privati presenti sul territorio. A tale scopo, intendiamo per l’inizio dell’anno scolastico 2013-2014, organizzare un Seminario di formazione Poseidon che veda coinvolta anche la nostra Tutor Anna Scola e che sarà aperto al territorio e ad ogni ordine e grado di scuole.
I nostri prodotti sono già caricati sul sito web della scuola www.istitutoaletti.it in un’area predisposta mentre i lavori cartacei, saranno esposti su un’apposita bacheca Aletti Poseidon.
Su suggerimento della tutor, ci avvarremo dei nostri prodotti anche per l’attività di orientamento degli studenti in entrata durante gli ‘Open Day’.
La formazione appena terminata, per gli effetti e la ricaduta curriculare nelle classi interessate, ha costituito un valido motivo per trasferire in rete sia la filosofia dell’offerta formativa che l’approccio metodologico e i materiali prodotti.

Riproducibilità

Il valore aggiunto del nostro iter formativo è l’essere riusciti a coinvolgere stabilmente associazioni ed enti territoriali al fine di creare e poter sviluppare una rete innovativa,sostenibile, integrata e radicata nel territorio.

Radicamento