Introduzione

Quali sono i più recenti approcci alla  formazione professionale dei docenti  nella scuola italiana? Risultano  realmente  efficaci riuscendo a promuovere un effettivo cambiamento innovativo nella didattica? Quali le  principali criticità ,  punti di forza e prospettive? 
Fino a pochi anni fa in Italia,  la formazione in servizio dei docenti, finiva spesso col risultare alquanto insoddisfacente e ben lontana dal riuscire a promuovere quei cambiamenti  che si proponeva di implementare.  

Nella maggioranza dei casi si trattava di corsi di formazione  essenzialmente trasmissivi, focalizzati  soprattutto sul "what" (cosa) ovvero sulle  conoscenze relative alla disciplina da insegnare,   che  finivano  spesso per   determinare   un’attitudine negativa dei docenti verso la  formazione ("the O.L.B. effect" il Livello di noia Ottimale ) e quelle  innovazioni che la formazione avrebbe voluto   incoraggiare.   

Negli ultimi anni, grazie anche  alle indicazioni ed alle politiche promosse a livello europeo in campo educativo , abbiamo assistito ad una svolta decisiva nella formazione in servizio  in Italia  affidata in larga parte  all’Agenzia Nazionale INDIRE. Sono stati sperimentati ed adottati  nuovi approcci metodologici alla formazione dei docenti con la progettazione di percorsi che favorissero l’avvio di processi di pratica riflessiva (vedi Schon, D., A. , 1983, Schon, D., A. , 1987)    offrendo  la possibilità  di fruizione di input teorici rilevanti ed interazione con esperti e tra pari (cooperative learning). La realizzazione di un tale progetto è stata  possibile  grazie dall’utilizzo diffuso delle nuove tecnologie e alla predisposizione di apposite piattaforme on-line che hanno permesso la fruizione e l’utilizzo di materiali, risorse e strumenti atti a consentire  l’interazione a distanza  sia sincrona che  asincrona. 

Un tale modello innovativo di tipo blended e-learning è stato recentemente adottato anche per un importante progetto PON per la formazione del personale docente promosso dall’INDIRE e finanziato con Fondi Strutturali Europei FSE, Pon 2007-2013, denominato “Educazione linguistica e letteraria in un’ottica plurilingue”, meglio conosciuto come  POSEIDON, che ha interessato i  docenti di lingua della scuola media inferiore e superiore (biennio) di quattro regioni obiettivo:  Calabria, Puglia, Campania e  Sicilia.