Narrazione
Sono stata Tutor del Corso “Educazione linguistica e letteraria in ottica plurilingue” per 3 annualità nella Scuola Presidio “Liceo Scientifico Statale Archimede” di Messina, mia sede di servizio. |
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Seconda buona pratica è stata un’azione di coinvolgimento di un cospicuo numero di docenti appartenenti alla mia stessa scuola che, con entusiasmo e grande professionalità, hanno frequentato il corso, sia durante la prima annualità 2009-2010, che nell’ultima 2012-2013. |
Coinvolgimento dei colleghi |
Il clima di serenità nel lavoro tra pari ha creato i presupposti della trasferibilità e riproducibilità sia nelle attività didattiche che nel confronto disciplinare e professionale con i docenti dei vari consigli di classe, operando una “disseminazione indiretta” a livello mentale e collaborativo. |
Trasferibilità e riproducibilità |
Tutti i docenti coinvolti nei corsi delle tre annualità, grazie alla copiosa e varia offerta formativa e, sotto la mia guida, hanno prestato particolare attenzione alle aree tematiche della sperimentazione in risposta ai bisogni formativi del contesto sociale e di classe in cui ciascuno operava. Hanno, inoltre, rivisitato la propria visione della disciplina e rinnovato le metodologie didattiche riflettendo sugli aspetti meta-cognitivi del loro operato e privilegiando un metodo di lavoro centrato sulle competenze. Hanno, inoltre attivato strategie interazionali capaci di coinvolgere i discenti. |
Innovatività |
Ho segnalato in piattaforma, nella fase di restituzione dei lavori dei vari gruppi, ipertesti e progetti focalizzati sul concetto di plurilinguismo ed intertestualità, che con levità, senza trascurare lo spessore contenutistico e disciplinare, hanno coinvolto varie materie di studio dall’Italiano al Latino, dal Greco all’Inglese, dall’Arte alla Storia, alla Musica, ecc…. trasferendo in più classi procedure didattiche, schede e materiali prodotti sia da docenti che da discenti. |
Innovatività |
La valutabilità è stata assicurata dal raggiungimento degli obiettivi prefissati in fase iniziale e soprattutto dalla riflessione personale di ciascuno, tutor compreso, sulla epistemologia della propria disciplina, sulla possibilità di cambiare atteggiamenti, sulle modalità di approccio tra pari, sulla soddisfazione per l’acquisizione di nuove procedure mirate a forme più strutturate ed avanzate di una ricerca partecipata che coinvolge direttamente il soggetto nell'oggetto della ricerca. Questo metodo di lavoro, che, per sua natura, si apre all'imprevisto, al fallimento e al ripensamento, si è rivelato molto efficace grazie ad una continua verifica degli obiettivi della ricerca stessa. |
Valutabilità Formazione come pratica riflessiva |
La valutabilità è rilevabile dalla collaborazione tra tutor e corsisti, dalla progressiva tendenza al cambiamento rispetto a metodi e consuetudini didattiche tradizionali, dal gradimento degli alunni nell’affrontare esperienze innovative e nuove modalità di lavoro e dall’aumento della loro motivazione. La valutabilità è rilevabile e misurabile anche dal confronto e scambio instauratisi tra docenti della stessa scuola e di scuole diverse, con ricaduta positiva in ambito territoriale. |
Valutabilità |
Un lavoro siffatto, che alla fine soddisfa tutti i partecipanti (docenti, discenti, famiglie, scuole) può senz’altro definirsi sostenibile e radicato in quanto tutti hanno registrato un arricchimento professionale, disciplinare, esperienziale. In particolare è stato acquisito un metodo di lavoro spendibile anche in futuro, caratterizzato da vari punti di forza, a partire, come più volte sottolineato, dall’impiego delle nuove tecnologie nella didattica, per finire con le modalità di apprendimento cooperativo, basato sullo scambio, il confronto e il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche interessate. Non è un caso che molti docenti hanno dichiarato, nel corso delle varie annualità, la volontà di proseguire le sperimentazioni anche negli anni successivi, indipendentemente dalla partecipazione a corsi di formazione di questa tipologia. E’ stata manifestata anche la determinazione a coinvolgere, a livello pluridisciplinare, i vari consigli di classe ed a proiettare i risultati conseguiti ed il valore aggiunto dell’iter progettuale sia nella scuola che nel territorio. Percorsi formativi quali Poseidon favoriscono la realizzazione autonoma di progetti su tematiche specifiche, utilizzando sia fonti testuali che strumenti del web, e consentono di raggiungere l'obiettivo trasversale previsto dalle competenze chiave indicate dall'UE, che prevede “consapevolezza ed espressione culturale personale”. |
Sostenibilità Radicamento |