La prima prova dell’esame di stato - Tipi di protocolli

[…] La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato, consentendo la libera espressione della personale creatività; […]

(Legge 10 dicembre 1997, n. 425, Art. 3)

La riforma dell’esame di stato ha in parte ridisegnato il profilo di competenze linguistiche poste a traguardo dell’istruzione secondaria superiore. Lo svolgimento della prova di scrittura prevede infatti nuove procedure di esecuzione del compito; per la tipologia b) in particolare viene richiesta la scelta di una determinata forma testuale e dei destinatari/destinazione del testo, per il quale sono anche indicati i limiti di estensione. Una prova così articolata ha conseguenze sull’impostazione complessiva del curricolo di educazione linguistica e ridefinisce la didattica della scrittura nel secondo ciclo di istruzione.

In che cosa consiste questa ridefinizione del profilo di uscita degli allievi? In effetti la varietà tipologica dei protocolli di prova offre modi diversi di far interagire conoscenze dell’allievo e controllo dell’uso scritto della lingua. In altri termini, attraverso l’introduzione dei protocolli innovativi del tipo a) e b), viene focalizzato l’obiettivo principale della prima prova: “accertare la padronanza della lingua italiana… le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche del candidato […]”. La prima prova non è solo un accertamento delle conoscenze dichiarative del candidato, obiettivo comunque già verificato in altri momenti dell’esame (e che comunque – se eletto a unico metro di giudizio – renderebbe la prima prova più simile a una prova di tipo concorsuale), ma serve a verificare il grado di controllo della competenza linguistica dello studente attraverso un ventaglio di opzioni procedurali che sottendono la dimensione di “problem solving”, un aspetto cruciale della competenza di scrittura

Analizziamo i quattro tipi di protocolli previsti dalla prima prova seguendo un filo di discorso che va da quelli più tradizionali agli altri più recenti.