Colophon
© Agenzia Scuola 2012
Gioco di ruolo – percorso collaborativo – confronto e dibattito (brainstorming).
Il gruppo classe va diviso in quattro sottogruppi (A, B, C, D), assegnando a ciascuno di essi una ben precisa consegna per il gioco dell’autore (e poi per quello del filologo) che si sta organizzando: scrivere e riscrivere, per poi leggere, analizzare e interpretare, un testo (in prosa e in poesia) di libera invenzione. Il gioco consiste nello sperimentare non soltanto l’esperienza della scrittura creativa, ma, soprattutto, nello sperimentare cosa cambi per un autore (e, poi, per uno studioso di testi, cioè per un filologo) se lo strumento utilizzato per scrivere sia una penna biro (con relativo foglio di carta), oppure un wordprocessor (con relativo personal computer, o tablet).
Lo strumento può cambiare la natura della scrittura? In che modo? Lo studioso (il filologo) che deve ricostruire a posteriori la storia del testo, cioè la sua genesi (dalla nascita alla versione definitiva), nel momento in cui si trova dinanzi il file (e non più i fogli di carta) dell’autore, come lavora? Che cosa legge? Come recupera, se può recuperare, le redazioni precedenti rispetto alla forma definitiva che il testo assume allorquando l’autore lo licenzia per la stampa?
L’intera attività, con modalità di doppia simulazione (quella d’autore e quella dello studioso-filologo), mette direttamente gli studenti all’interno delle questioni che oggi, con l’utilizzo sempre più massiccio della tecnologia digitale e degli strumenti di videoscrittura, vivono, rispettivamente, gli autori e gli studiosi dei testi letterari. La memoria del processo creativo compiuto da un autore, che i fogli di carta (cioè i manoscritti) conservavano a lungo, nel momento in cui si utilizza un wordprocessor, come va recuperata, sempre che si possa procedere in tal senso? Di fatto, tale memoria viene irrimediabilmente persa! Nessuno di noi infatti ogniqualvolta apre il file sul quale ha già lavorato in precedenza lo salva con un nome diverso, in modo da conservare di volta in volta la versione precedente di quello stesso scritto. Generalmente, apriamo il file e continuiamo il nostro lavoro, sovrascrivendo, riscrivendo, aggiungendo, tagliando, cioè modificando in maniera irrecuperabile (o quasi) la versione precedente.
Per quanto attiene ai filologi, i problemi e gli scenari che una simile consuetudine scrittoria apre, sia a livello di autori di testi (letterari e no) sia, soprattutto, a livello di studio della storia (della genesi materiale) di quei testi, sono immensi e tutti inediti. Problemi che nascono adesso per la prima volta e che quindi impongono una revisione radicale (e urgente) di molte discipline di studio (legate alla testualità).
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Questo prodotto multimediale è stato realizzato nel 2012 da INDIRE - ANSAS con i fondi del Progetto PON Lingua, letteratura e cultura in una dimensione europea, codice B-10-FSE-2010-2, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo.
La grafica, i testi, le immagini, l’audio, i video e ogni altra informazione disponibile in qualunque formato sono utilizzabili a fini didattici e scientifici, purché non a scopo di lucro e sono protetti ai sensi della normativa in tema di opere dell’ingegno (legge 22 aprile 1941, n. 633).
Prima edizione 2012 - Progetto PON Lingua, letteratura e cultura in una dimensione europea, codice B-10-FSE-2010-2
Webmaster Con questo termine (inglese), generalmente, si designa colui che progetta, realizza e gestisce una risorsa Internet (verosimilmente, in sito web, o simili).
Filologo Colui che, avvalendosi dell'apporto di più discipline, studia i testi letterari (e no) per ricostruirne la loro forma originaria (e quindi anche la loro 'storia'), attraverso l'analisi critica e comparativa delle 'fonti' (i così detti 'testimoni').
Self publishing Alla lettera, «auto pubblicazione», con questa espressione si allude ad un fenomeno tutto contemporaneo di pubblicazione auto prodotta (su carta e/o online) di opere, senza cioè il passaggio (tradizionale) attraverso il vaglio di una casa editrice (quindi del suo comitato di redazione); espressione simile, che rinvia cioè alla stessa pratica di autoproduzione di una pubblicazione è la seguente: «book on demand», "stampa su richiesta" (questo servizio di stampa prevede anche la pubblicazione di una sola copia dell'opera)
Online Termine inglese che (alla lettera) significa "in linea" e che allude, nel caso si riferisca a un dispositivo, al suo stato di essere connesso a una rete (informatica e/o telefonica); ovvero, indica, molto più genericamente, tutti i contenuti disponibili/fruibili su Internet.
Offline Termine che (alla lettera) significa "non in linea" e che allude, nel caso si riferisca a un dispositivo, al suo stato di non essere connessa a una rete (informatica e/o telefonica); ovvero, indica, molto più genericamente, tutti i contenuti disponibili/fruibili non in Internet (per esempio, visualizzare pagine web senza essere connessi alla rete Internet).
Canzone Componimento lirico formato da un numero variabile di strofe (dette stanze), di solito 5 o 6 o 7, accompagnate da una strofe più piccola, detta congedo.
Futurismo Movimento artistico e culturale italiano del XX secolo, fondato nel 1909 da Filippo Tommaso Marinetti, con la pubblicazione del Manifesto Futurista (al quale poi seguirono, negli anni successivi, altri 'manifesti', per la letteratura, per la pittura, per la musica, ecc.).
Blogger Creatore e curatore (gestore) di un blog (particolare tipo di sito web, in cui cioè i contenuti vengono visualizzati in modalità cronologica, come in un diario).
Verismo Movimento letterario italiano a cavallo tra XIX e XX secolo, nato sotto l'influenza della cultura positivista, caratterizzata dall'estrema fiducia nella scienza e nel metodo sperimentale di indagine; il verismo italiano si richiamava (direttamente) al naturalismo francese (movimento letterario diffuso in Francia a metà Ottocento) e intendeva rappresentare la realtà sociale e umana oggettivamente (assumendo a modello di scrittura la descrizione-relazione scientifica, medica).
Ermetismo Corrente letteraria italiana del Novecento, caratterizzata da una scrittura (poetica) ridotta all'essenziale, che abolisce la punteggiatura e che riduce i testi a pochi versi (a volte anche a un solo verso, o poco più).