"M'illumino di… testo"

di T. Gargano

Attività 1 - Presentazione delle attività

Nel laboratorio di un Autore

  Metodologia dell’attività

 

Problem solving – percorso collaborativo – confronto e dibattito (brainstorming) – lezione frontale.
Si suggerisce il ricorso combinato alle metodologie didattiche sopra indicate in ragione proprio della diversa natura delle esercitazioni da svolgere nelle tre distinte fasi di questa attività, nella quale, in alcuni momenti per scoperta, in altri per confronto e dibattito, in altri ancora per ascolto, l’alunno dovrà scoprire dal di dentro di una simulazione di laboratorio d’autore come agisca concretamente un poeta / uno scrittore nel momento in cui si mette al lavoro.

 

 

  Tempo necessario per la sperimentazione dell'attività: 10 ore

 

  Descrizione dell'attività

 

La visione diretta di un autografo d’autore, specie se si tratta di un grande autore, di un classico, come nel caso di Giosuè Carducci (1835-1907), aiuta lo studente a comprendere almeno due cose: 1. che anche il prodotto letterario alto è il frutto di un continuo lavoro, fatto di ideazione, scrittura e riscrittura (cfr. quanto si legge nell’U.T. Istituzioni letterarie, a cura di Natascia Tonelli, sull’aspetto ‘fabbrile’ dell’opera d’arte, in quanto manufatto); 2. che esiste uno scarto tra il testo che leggiamo nel manuale scolastico, in forma oramai definitiva, così come l’Autore e la tradizione ce l’hanno consegnato, e il testo che è uscito per la prima volta dalla penna dell’Autore.
Oggi, l’universo virtuale della rete di Internet offre, a chi voglia scrivere e pubblicare le proprie opere, tutta una serie di risorse (siti web, blog, social network, scrittura collaborativa wiki, ecc.) che ospitano, più o meno liberamente (e più o meno gratuitamente), i prodotti della scrittura creativa. Suggeriamo, pertanto, in questa sezione del nostro percorso, alcune di queste risorse online da esplorare liberamente. In questa fase dell’attività didattica suggeriamo pure la lettura della parte iniziale di un racconto di una scrittrice e giornalista italiana, blogger per passione (e professione), Roberta Jannuzzi (1973), che si confronta con il terrore della pagina bianca, anche nel caso in cui la ‘pagina’ in realtà è il monitor del proprio personal computer.