PER INIZIARE>Il WebQuest: una strategia didattica
Cosa è un WebQuest?
Il WebQuest è una strategia didattica formalizzata da Bernie Dodge e Tom March nel 1995 e che, formalizzata negli Stati Uniti, ha avuto un'ampia diffusione.
[Per un'introduzione rapida alle principali tipologie di strategie didattiche puoi consultare il video seguente]
[Clicca qui per scaricare la trascrizione del video]
Utilizzo, per spiegare in modo sintetico cos'è un WebQuest le parole attribuite allo studioso statunitense Robert J. Marzano, i cui riferimenti online sono andati perduti a testimonianza dell'impermanenza delle informazioni sul Web:
"uno dei migliori prodotti dell'Education Technology che io conosco non è un oggetto ma un approccio. Il WebQuest è un'attività che utilizza Internet, ed è allineata ai Common Core Standard [gli obiettivi formativi - ciò che gli studenti dovrebbero sapere alla fine del percorso formativo], che incoraggia gli studenti ad acquisire abilità psichiche superiori (analizzare, sintetizzare, valutare), completando un compito autentico attraverso la ricerca sul Web e la creazione di contenuti".
[in Marzano, in Digital Kompetanse, 4, 2006, vol. 1.]
Come funziona
Individuata una carenza argomentativa nei libri di testo di una determinata disciplina (il WebQuest è una strategia che si adatta a tutti gli ambiti disciplinari), il docente può decidere di trattare quello specifico argomento utilizzando altre fonti, in particolare rintracciandole nel Web (da qui il nome: WebQuest), ma non solo (BookQuest). In sostanza il docente costruisce una struttura (indicazione delle fonti, del compito, della procedura, e delle caratteristiche del prodotto finale) tra lo studente e Internet per consentirgli di concentrarsi sullo svolgimento del compito e non sulla ricerca delle informazioni ("to offer a layer of structure between the child and the Internet (…). This allows the children to focus on the learning task and less on the searching task." http://www.teachit.so/index_htm_files/WebQuest_Segers_et_al_2010.pdf)
Oltre alle fonti il docente, dunque, individua un compito per gli studenti: è questo l'aspetto più complesso, ma per affrontarlo il docente può contare sull'indicazione di alcune caratteristiche attribuite al "compito" a parte degli ideatori del WebQuest, su numerosissimi esempi che possono ispirarlo elaborati da altri, e soprattutto, sulla sua conoscenza del contenuto disciplinare.
Il compito dovrà essere un compito autentico, vedremo le ragioni di questo e cosa significa, che impegnerà, nella sua risoluzione, gli studenti divisi in gruppi. Per affrontare il compito gli studenti utilizzeranno le fonti fornite loro dal docente, così da potersi concentrare sulla loro analisi e interpretazione invece che sulla loro individuazione.
Al termine (o durante) del processo di svolgimento del compito, gli studenti dovranno elaborare un artefatto (un lavoro di sintesi secondo le indicazioni del docente e che può assumere le più svariate forme: relazione, video, testo+immagini, ecc.).
Durante l'intero svolgimento del WebQuest, il docente sostiene gli studenti fornendo loro una guida per l'analisi, il materiale e gli strumenti per l'elaborazione dell'artefatto finale (svolge quindi una funzione di scaffolding ).
Secondo l'elaborazione classica del WebQuest di Dodge e March, il docente oltre al compito, le risorse, le indicazioni per svolgere il compito e produrre l'artefatto finale, deve individuare e comunicare chiari criteri di valutazione sulla base dei quali giudicherà quanto fatto.
In sintesi, secondo i due autori, un buon WebQuest deve combinare un compito autentico con risorse online per favorire lo sviluppo del pensiero critico negli studenti ("combining authentic tasks with Internet resources to develop critical thinking skills. [...]"http://www.dkrug.com/webquest/webquest/11863707.pdf)
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Esempio di un format per far svolgere agli studenti un WebQuest
Sempre secondo quanto gli autori hanno più volte scritto il WebQuest può essere progettato come un'attività breve o di più lunga durata.
Il WebQuest breve è finalizzato a supportare l'acquisizione e l'integrazione di conoscenza (lo studente si confronta con nuove informazioni e riesce ad attribuire loro un senso. Dovrebbe durare da 1 a 3 lezioni).
Il WebQuest lungo invece è progettato perché lo studente possa ampliare e raffinare la conoscenza su un determinato argomento, cioè analizzare un cospicuo numero di informazioni e trasformarlo attraverso un'attività di riflessione e interpretazione. È pensata per durare un relativamente lungo periodo di tempo (necessario per consentire l'integrazione di conoscenza e la riflessione): da una settimana a un mese.
Questa distinzione è direttamente connessa alla teoria delle 5 dimensioni dell'apprendimento elaborata dallo studioso Robert J. Marzano. Con questa informazione introduciamo un approfondimento importante in quanto funzionale a comprendere le ragioni dietro la specifica struttura del WebQuest...
Le basi pedagogiche del WebQuest
Tom March in http://www.alexiscullerton.com/uploads/2/4/7/2/24729748/learning_power_of_webquests_march_t._.pdf
Nel 1995 Bernie Dodge a quanto pare spinto dall'esigenza di fornire un quadro concettuale alle nuove forme di apprendimento che includevano attività di ricerca sul Web, elabora la specifica strategia didattica di cui abbiamo descritto le principali caratteristiche e che in sintesi è un modello in cui il docente individua le risorse (Web ma anche libri e altro), lo scenario e il compito (autentico cioè il più possibile vicino alle prassi lavorative degli "esperti") che gli studenti dovranno svolgere per produrre un artefatto.
Dodge fonda questo modello sulle ricerche fatte da Robert Marzano.
Nel volume "A different kind of classroom: Teaching with dimensions of learning", Marzano individua 5 dimensioni dell'apprendimento col fine di descrivere come la mente lavora durante il processo di apprendimento. Sulla base di ricerche da lui condotte negli anni precedetni (Marzano, Brandt, Hughes, Jones, Presseisen, Rankin, and Suhor 1988) corrispondono ad altrettanti modi del pensiero che interagendo tra loro sono appunto in grado di consentire l'apprendimento (questi modi per Marzano il processo di apprendimento consiste in processo di costruzione di significato). L'apprendimento avviene, dunque, secondo Marzano, quando sono "attive" le seguenti 5 dimensioni del pensiero:
Queste dimensioni rimandano alla distinzione operata da Dodge tra long e short WebQuest: quella breve coinvolge le prime due dimensioni, mentre quella lunga coinvolge anche la terza e la quarta in cui l'accento è posto sul tempo.
La centralità attribuita da Marzano al processo d'apprendimento invece che, tradizionalmente, a quello d'insegnamento, non risultava certo nuova. Una storia trentennale di iniziata nella metà degli anni '50 con la costituzione della psicologia congnitivistica e proseguita in ambiti disciplinari diversi (che andranno a costituire le learning sciences ) sui modi di apprendere, aveva dato vita a un'ampia letteratura e a intensi dibattiti che avrebbero di lì a poco informato le politiche educative dei paesi OCSE (almeno):
"Prese così corpo una nuova concezione della pedagogia, scarsamente attenta ai problemi sociali dell'educazione e molto a quelli dell'apprendimento e dell'istruzione, soprattutto scientifica. Concezione che si è articolata in ricerche psicopedagogiche sull'apprendimento e la costruzione del lunguaggio e dei concetti; in ricerche in teoria dell'istruzione che si colloca come mediatrice tra apprendimento e insegnamento, indicando a questo le procedure più generali; in ricerche didattiche, generali e speciali, che hanno prodotto teorie del curricolo, tassonomie degli obiettivi scolastici di apprendimento, analisi strutturali delle diverse didattiche disciplinari, dando così vita a un processo assao complesso che ha mutato radicalmente la concezione della pedagogia degli ultimi decenni, specializzandola in senso scientifico e tecnico (scolastico-istruttivo)." Franco Cambi, Storia della Pedagogia, p.350.
Dunque il WebQuest, oltre ad essere utile per mettere in pratica ed esercitarsi sulle competenze digitali di base, è un'interessante cartina di tornasole per individuare le principali acquisizioni (i key foundings) che, nel mondo anglosassone, erano state prodotte, fino ad allora, dalle ricerche degli scienziati dell'apprendimento.
Il WebQuest è strutturato per favorire il processo di apprendimento (focusing on learning in addition to teaching) in linea dunque con la posizione di Marzano e in genere delle learning sciences per le quali i bambini pensano in modo diverso rispetto agli adulti e posseggono conoscenze pregresse che è utile conoscere per aiutarli a costruire una comprensione profonda dei concetti (deeper conceptual understanding).
L'elemento centrale del WebQuest è il compito autentico ritenuto un modo per acquisire una conoscenza situata e profonda (deeper conceptual under standing).
Per acquisire questo tipo di conoscenza non è sufficiente, secondo gli scienziati dell'apprendimento, trasmettere agli studenti la conoscenza di fatti e procedure ma occorre impegnarli in attività simili a quelle reali esercitate dai professionisti: le pratiche autentiche. Gli studenti devono essere capaci di trasferire la conoscenza di fatti e procedure nel mondo reale ed essere in grado di modulare la conoscenza procedurale a seconda della situazione. Il compito autentico è infatti generalmente considerato una via per la costruzione di una conoscenza profonda e situata.
Tuttavia questa importanza non si è spesso tradotta in pratiche didattiche. Dice M. David Merrill, studioso americano che ha operato un prezioso lavoro di raccolta e sintesi dei modelli istruttivi ideati nel corso degli anni, traendone i principi comuni a tutti:
"È sorprendente che nonostante l'accordo quasi universale sull'importanza di applicare la conoscenza a compiti reali, molte proposte includono una serie di domande a risposta multipla etichettandole come pratiche" Merril, Merril, First Principles of Instruction, http://mdavidmerrill.com/Papers/firstprinciplesbymerrill.pdf, p. 49.
It is astounding that with this almost universal agreement on the importance of applying konowledge to real world tasks, so much instruction merely includes a few multiple-choice questions that are labeled practice. Merril, First Principles of Instruction, http://mdavidmerrill.com/Papers/firstprinciplesbymerrill.pdf
Costruire su una conoscenza esistente ("building on prior knowledge") è un altro principio incorporato dal WebQuest. L'introduzione ed eventualemtne il brainstorming iniziale sono parte integrante della strategia. Secondo Dodge e March, sono quelli i momenti in cui il docente presenta l'argomento nelle sue linee principali, richiama le conoscenze pregresse associate e cerca di far emergere misconcenzioni e credenze degli studenti.
Ogni studente infatti presenta una conoscenza pregressa sulla base della quale può costruire nuove conoscenze.
Questo principio è ritentuo generalmente valido, tanto che Merril lo include nella sua sintesi col nome di: "Activation phase". Merrill ci fornisce anche un suggerimento su come procedere "all'attivazione": "se gli studenti non hanno avuta un'esperienza pregressa rilevante, allora la prima fase nel processo di apprendimento dovrebbe essere dedicata a fornire loro un'esperienza tridimensionale che poi pososno utilizzare aome base per nuova conoscenza."
"If students have not had sufficient relevant experience, then the first phase of learning a new skill should be to provide three-dimensional experience that they can use as foundation for new knowledge" .
La pratica di integrare la conoscenza nuova su precedenti esperienze dello studente viene fatto abitulmente alla scuola primaria, dice Merrill, ed è agli insegnanti della primaria che occorrerebbe guardare: "gli insegnanti di scuola elementare capiscono questo fenomeno e spendono del tempo nel fornire esperienze su cui poi può essee costruito l'apprendimento".
"Elementary school teachers understand this phenomenon and spend considerable time providing experience upon which later learning can build".
Tali conoscenze precedenti dovrebbero essere inserite in una struttura intelleggibile che è dimostrato favorire l'apprendimento di nuove conoscenze. Anche presentare degli esempi che mostrino quale conoscenza debba essere acquisita può essere d'aiuto, dice Merrill: presentare esempi oltre alla pratica promuove un apprendimento migliore piuttosto che la sola pratica "presenting examples in addition to practice promotes better learning than practice alone."
Nella scelta di privilegiare il lavoro di gruppo e quindi anche il confronto tra pari; nel suggerimento ai docenti di svolgere un lavoro di supporto che sappia stimolare domande e riflessioni; nel fine esplicito di ogni WebQuest cioè l'ideazione di un artefatto, March e Dodge applicano un ulteriore principio acquisito dalle scienze dell'apprendimento e cioè l'importanza della riflessione.
Chi apprende dovrebbe articolare ed esternalizzare la propria conoscenze durante il processo di apprendimento perché questo rende possibile la riflessione, fondamentale per una più profonda comprensione di ciò che si apprende.
Il WebQuest prevede che gli studenti siano sostenuti durante il loro lavoro con domande stimolo e suggerimenti che oltre che dai pari e dall'ambiente, devono provenire dal docente nella sua funzione di scaffolding.
L'operazione di articolare il proprio apprendimento lungo il suo svolgersi richiede un supporto, un aiuto da parte di qualcuno più esperto. Merrill considera lo scaffolding funzionale a consentire allo studente un apprendimento progressivo: partire dalla risoluzione di problemi semplici e poi, con il supporto del docente, affrontare problemi più complessi. (Merrill, p.46)
Merrill sottolinea con particolare enfasi la funzione del processo di individuazione e sostegno alla correttezza dell'errore: "fare errori è una naturale conseguenza del processo di risoluzione di un problema. La maggior parte degli studenti impara dagli errori commessi, specialmente quando è a loro mostrato come riconoscere l'errore, come rimediare e come evitare di rifarlo".
Making errors is a natural consequences of problem solving. Most learners learn from the errors they make, especially when they are shown how to recognize the error, how to recover from the error, and how to avoid the error in the future. Np.50
Da questa considerazione deriva l'importanza attribuita all'ambiente di apprendimento, che dovrebbe avere queste caratteristiche:
In questo quadro muta il ruolo dell'insegnante
Viene discusso ovviamente anche il ruolo dell'insegnante come "figura sociale":
"Nella scuola della società della conoscenza, gli insegnanti dovrebbero essere lavoratori della conoscenza, con abilità ad altri professionisti quali avvocati, medici, ingegnerei, manager, consulenti. Dovrebbero essere profondamente consapevoli dei principi teorici e delle ultime acquisizioni della ricerca nell'ambito dell'apprendimento degli studenti."
In a knowledge economy school, teachers should also be knowledge workers, with equivalent skills to other knowledge workers such as lawyers, doctors, engineers, managers, and consultants. They should deeply understand the theoretical principles and the latest knowledge about how children learn. They should be deeply familiar with the authentic practices of professional scientists, historians, mathematics, or literary critics. They will have to receive salaries comparable to other knowledge workers, or else the profession will have difficulty attracting new teachers with the potential to teach for deep knowledge. To align with the innovation economy, teachers will require more autonomy, more creativity, and more content knowledge.
L'adozione di un modello di scuola alternativo è tuttavia una questione ancora dibattuta.
Gli studi alla base di quanto indicato sono stati acquisiti e promossi dalle organizzazioni internazionali quali l'OCSE, l'Unione Europea e l'Unesco con l'intento di diffonderli. Da essi è nata un'ampia e per certi versi confusa ondata di nuovi modelli di cui le politiche educative dei paesi occidentali hanno, in alcuni casi, fatto propri dei principi fondanti, nonostante la ricerca non sia ancora matura per proporrre un modello alternativo:
"La ricerca emergente dalle scienze dell'apprendimento è ancora troppo prematura per specificare un singolo ben strutturato modello di scuola alternativo. Comunque, i risultati delle scienze dell'apprendimento implicano alcuni principi che possono essere utilizzati per guidare lo sviluppo di nuovi modelli di scuola che siano più allineati con l'economia dell'innovazione"
Research emerging from the learning sciences is still too premature to specify a single, well articulated alternative model of schooling. However, learning sciences findings imply several principles that can be used to guide the development of new models of schooling that are more closely aligned with the innovation economy.
Il disorientamento di fronte a questo cambiamento di prospettiva è innegabile tra gli addetti ai lavori, anche all'interno dei paesi in cui (quantomeno da un punto di vista accademico) è nato. Questo è quanto lamenta un insegnante di New York in appendice alla descrizione (entusiasta) delle attività didattiche innovative che sperimenta in classe:
"Sfortunatamente il passaggio a una comprensione autentica incoraggiato dai nuovi standard ha ricevuto delle critiche nei media, come ad esempio figure pubbliche quali Louis C.K. che ha fatto la parodia dei compiti della figlia: Bill ha tre pesci rossi. Ne compra altri due. Quanti cani vivono a Londra?!"
Unfortunately, the shift to authentic understanding encouraged by the new standards has gotten quite a bit of criticism in the media, with public figures like comedian Louis C.K. parodying his daughter's homework with comical examples like, "Bill has three goldfish. He buys two more. How many dogs live in London? Trevor Baisden is a founding fifth grade lead teacher at Success Academy Bronx 2 Middle School in the South Bronx. .
http://www.educators4excellence.org/news/2015-05-common-core-math-conceptual-understanding-for-the-21st-century
A conclusione di questa breve e schematica descrizione di principi pedagogici del WebQuest che a loro volta richiamano i principi emersi dalle ricerche delle scienze dell'apprendimento, proponiamo una mappa concettuale che potrebbe tornare utile per orientarsi tra le teorie dell'apprendimento.
La mappa è stata elaborata da Richard Millwood (http://richardmillwood.net/):
Versione pdf: http://blog.richardmillwood.net/wp-content/uploads/2013/11/Learning-Theory.pdf