attività

L'equiscomponibilità di figure elementari: il Tangram

Palmira Ronchi

Introduzione

Tematica: l’attività ricorre al Tangram (una scomposizione di un quadrato in 7 poligoni con cui costruire figure di fantasia)  e a semplici tassellazioni, in un contesto iniziale di gioco, per introdurre l’equiestensione ed equivalenza di figure piane e la costruzione  e lettura di semplici formule letterali per esprimere le misure dell’area di figure geometriche composte, in relazione alla lunghezza di alcuni loro elementi lineari.



Finalità e obiettivi di apprendimento

Obiettivi dalle Indicazioni Nazionali 2007:

  • calcolare l’area di semplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio triangoli;
  • riprodurre figure e disegni geometrici, utilizzando in modo appropriato e con accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, software di geometria);
  • descrivere figure complesse e costruzioni geometriche al fine di comunicarle ad altri;
  • riprodurre figure e disegni geometrici in base a una descrizione e codificazione fatta da altri.

Obiettivi specifici della attività riguardano:

  • produrre figure e disegni geometrici riguardanti l’equiestensione ed equivalenza di figure piane;
  • acquisire un linguaggio geometrico precisoatto a comunicare e condividere le proprie soluzioni;
  • manipolare figure geometriche con l’uso di software di geometria dinamica per un uso parallelo da parte degli allievi dei registri analitico-formale e sintetico visivo.

Metodologia: attività di tipo laboratoriale da svolgere in piccoli gruppi, dove l’insegnante guida l’esplorazione delle costruzioni geometriche da parte degli allievi, valorizza le ipotesi, coordina la discussione e la verifica, ponendo domande stimolo e problemi.   Le risposte non vengono date dall’insegnante, ma scoperte dagli alunni attraverso la costruzione, la manipolazione di modelli geometrici, l’uso di software di geometria dinamica,  la verbalizzazione e  la discussione in classe.