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La scuola di Pasolini. Un itinerario conoscitivo tra biografia, opera e contesto storico

a cura di Angela Gregorini e Catia Scisciani

La contestazione giovanile del '68 lo prende alla sprovvista, rendendolo a volte partecipe ed altre accusatore. Ma sempre osservatore attento.
Il ‘68 si rivela uno spartiacque nel rapporto tra l'autore e il mondo giovanile. Nella sua poesia-manifesto, Il Pci ai giovani!!, rivolgendosi agli studenti della facoltà di Architettura che si erano scontrati con la polizia a Roma nella celebre "battaglia di Valle Giulia", li accusò di essere il frutto di un potere classista e di non far niente in fondo per rovesciarlo:

Ascolta alcuni versi nella lettura di uno studente tuo coetaneo:  

(...) Siete i loro figli,
la loro speranza, il loro futuro; se vi rimproverano
non si preparano certo a una lotta di classe
contro di voi! Se mai,
si tratta di una lotta intestina (...).
Sì, i vostri orribili slogans vertono sempre
sulla presa di potere (...).
Occupate le università
ma dite che la stessa idea
venga a dei giovani operai (...).
Ma, soprattutto, come potrebbe concedersi
un giovane operaio di occupare una fabbrica
senza morire di fame dopo 3 giorni? (...)

In sintesi: Gli anni ’60 si caratterizzano per un certo ottimismo di Pasolini nei confronti dei giovani. La contestazione del ’68 fa emergere una serie di contraddizioni.

Individua nei testi di Pasolini citati nella sezione le espressioni che pongono maggiormente in risalto gli aspetti sintetizzati al punto 1. e 2.

 

 

 


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